Istruzioni per l'uso

Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.

I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.

Benvenuti,
(ersandro@autistici.org)

Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.

F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)

martedì 2 settembre 2008

L'ignoranza intelligente

"Nessuno nasce imparato". Questo detto romano me lo sono sentito ripetere più volte da bambino, come probabilmente molti di voi. Si tratta in realtà di uno stimolo all'auto-miglioramento, un modo per spronare i più piccoli ad impegnarsi e a non lasciarsi scoraggiare dalle prime sconfitte a cui li sottopone la vita. L'atteggiamento dell'amichetto o del genitore che si avvicina pronunciando questa frase è quello di chi vuole consolare qualcuno ma, allo stesso tempo, non vuole che demorda.

Ognuno di noi vive mille difficoltà nell'arco della propria esistenza, l'atteggiamento con cui verranno affrontate dipende dai singoli individui. E' facile lasciarsi andare allo scoramento soprattutto quando il superamento degli ostacoli richiede un cambiamento. Nella maggior parte dei casi le persone preferiscono chiudersi mentalmente a certi argomenti solo perché, inizialmente, non riescono a comprenderli.

Quante persone sopra i cinquanta (anche se ce ne sono di decisamente più giovani) conoscete che non toccano i computer barricandosi dietro la classica frase: "Io con queste cose sono negato"? Anche loro sanno che non si tratta di nulla di impossibile, semplicemente temono il periodo di apprendimento che sarà, inevitabilmente, costellato di tanti fallimenti. La paura di cadere di fronte all'ostacolo è un blocco molto forte. Quello che non comprendiamo è che si tratta di un limite che ci diamo da soli.

Cadere vuol dire perdere solo se decidiamo di restare a terra. E' nel rialzarsi che mette le radici il miglioramento.

Quanto detto è vero sia per le discipline fisiche che per quelle mentali, in entrambi i casi lo studioso/atleta si impegna in un lavoro metodico di auto-perfezionamento che gli permetterà di superare, di volta in volta, ostacoli sempre più alti. Questo stato mentale è caratterizzato da una particolare forma di intelligenza, grezza e senza strumenti, ma allo stesso tempo smaniosa di apprendere e fare propria la novità. Si tratta della capacità di rimanere in movimento, di non restare paralizzati di fronte a un muro ma di prenderlo come incentivo ad allenarsi per scavalcarlo.

Non tutti presentano questa caratteristica nelle stesse modalità. Dato che è applicabile alla quasi-totalità delle materie può apparire sotto diversi aspetti e nomi. E' importante mantenere viva questa parte di noi, ricordare che è quello che ci fa evolvere. Molti vivono nella convinzione che il raggiungimento del benessere sia lo scopo ultimo delle loro esistenze, ma nel tentativo disperato di difendere i pochi privilegi ottenuti evitano le strade che gli appaiono troppo difficili precludendosi la possibilità di evolvere. Non vuol dire che si tratta di cattiva gente. In realtà non me la sento di giudicare nessuno e sono sicuro che ognuno abbia diritto di pensarla come vuole.

Lo stato di "ignorante intelligente" l'ho sperimentato per la prima volta in modo trascinante affrontando il tema signoraggio. E' stato un piacere riconoscerlo negli occhi di alcune delle persone con cui ho parlato dell'argomento. A volte è successo con persone insospettabili, altre è mancato da parte di coloro su cui facevo maggiormente affidamento. Adesso comincio ad affinare i sensi e mi è sempre più facile riconoscere coloro con cui è possibile avere un momento di empatia, persone che mi porranno questioni nuove, che mi faranno osservare da angoli differenti i soliti panorami, ostacoli che mi permetteranno di salire un altro giro nella spirale evolutiva della mia vita.

La cosa interessante è che il rapporto è reciproco, non è possibile insegnare qualcosa senza conoscerlo sotto un nuovo aspetto. In questo modo io allievo, mi trasformo in maestro, fino a quando questa distinzione cessa di esistere.

Non abbiate paura, non siate pessimisti. La vita è troppo bella per essere vissuta stagnando.