Istruzioni per l'uso

Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.

I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.

Benvenuti,
(ersandro@autistici.org)

Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.

F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)

sabato 2 maggio 2009

F.a.q. - Parte Prima

Questo articolo è stato modificato e ripubblicato dall'autore sul sito www.monetaproprieta.it.


Ricevo spesso e.mail e commenti che richiedono chiarificazioni e spiegazioni su come le banche commerciali creino denaro. In particolare c'è chi nega che ciò accada, chi è più possibilista e inizia le proprie domande scrivendo "Se fosse come dici tu..." e chi, spaesato dal gran numero di fonti disponibili, mi sottopone articoli in contraddizione con quanto scrivo chiedendomi un'opinione in merito.

In molti pensano che l'emissione di moneta da parte degli istituti di credito privati sia una teoria di una ristretta cerchia di "cospirazionisti", un'opinione basata su una cattiva interpretazione dei testi o dovuta ad una scarsa preparazione in materia. E' curioso constatare che, il più delle volte, a sostenere tale linea di pensiero siano persone che non hanno mai aperto un libro di economia.

Ho deciso di scrivere questo post per raccogliere in un'unica sede alcune delle fonti e dei dati che dimostrano come l'esistenza di una sua richiesta sia l'unica giustificazione necessaria alle banche commerciali per creare denaro. Quello che voglio dimostrare è che non si tratta di una supposizione, ma di un dato di fatto che qualunque economista può confermare come vero.

Prima di tutto bisogna capire cosa intendiamo per denaro. Se non c'è chiarezza sui termini fondamentali è impossibile costruire un ragionamento. In molti parlando di denaro pensano subito ad un pezzo di carta colorata con un numero sopra, ma nella realtà questa è solo una delle forme che esso può assumere.

Vediamo cosa dice in proposito il "Modern Money Mechanics". Per chi non lo sapesse si tratta di un testo edito dal stessa Federal Reserve (e che quindi non può essere tacciato di scarsa credibilità). Al suo interno sono analizzati i principi di base di un'economia fondata sull'esistenza di una Banca Centrale di emissione e sul ricorso alla pratica della riserva frazionaria. Si tratta di un testo fondamentale di cui consiglio la lettura a tutti coloro che non hanno problemi con l'Inglese.

Dopo l'introduzione troviamo il paragrafo intitolato "What is Money" ("Cos'è il Denaro?"). Al suo interno possiamo leggere:

"Today, in the United States, money used in transactions is mainly of three kinds - currency (paper money and coins in the pockets and purses of the public); demand deposits (non-interest bearing checking accounts in banks); and other checkable deposits, such as negotiable order of withdrawal (NOW) accounts, at all depository institutions, including commercial and savings banks, savings and loan associations, and credit unions. Travelers checks also are included in the definition of transactions money."

Traduzione:

"Oggi, negli Stati Uniti (come nel resto del mondo - n.d.t.), il denaro utilizzato nelle transazioni è principalemente di tre tipi: Valuta liquida (denaro di carta e monete nel portafogli e nei risparmi statali); conti di deposito a vista (conti presso le banche che non generano interessi); e le altre forme di deposito verificabile, in quanto ordini di prelievo negoziabili, esistenti presso tutti gli istituti di deposito, incluse le banche commerciali, di risparmio e le unioni di credito. Anche i travelers check sono inclusi nella definizione di denaro."

Un' altra fonte facilmente verificabile (oltre ad un qualunque testo universitario di macroeconomia) è il dizionario economico online della casa editrice Simone. Alla voce "Moneta" è scritto:

"La mancanza di una definizione univoca di moneta pone seri problemi per ciò che riguarda la regolazione dell'offerta di moneta (v.) e la politica monetaria in genere: la consapevolezza che nell'aggregato moneta possono essere inclusi strumenti finanziari diversi (quali i conti corrente o i titoli di Stato) ha perciò spinto le autorità monetarie a definire aggregati monetari (v.) sempre più ampi; in essi, la funzione di intermediario degli scambi perde via via importanza a favore di attività finanziarie che, pur essendo meno liquide, meglio rispondono alla funzione di fondo di valore."

E' quindi universalmente riconosciuto che nella definizione di denaro non rientrano solo le banconote, ma anche i depositi a cui, come sappiamo, non corrispondono necessariamente quantità fisiche di moneta. Non si può andare avanti con il ragionamento se non constatiamo che anche i numeri digitali presenti nei database delle banche commerciali sono denaro a tutti gli effetti.

Se ad emettere le banconote è la Banca Centrale, resta da chiarire chi emette questa ulteriore forma di denaro. Proseguendo nella lettura del MMM e leggiamo il paragrafo intitolato "Who creates Money" ("Chi crea il Denaro"):

"Changes in the quantity of money may originate with actions of the Federal Reserve System (the central bank), depository institutions (principally commercial banks), or the public. The major control, however, rests with the central bank.

The actual process of money creation takes place primarily in banks.(1) As noted earlier, checkable liabilities of banks are money. These liabilities are customers' accounts. They increase when customers deposit currency and checks and when the proceeds of loans made by the banks are credited to borrowers' accounts."

Traduzione:

"Le variazioni della quantità di moneta possono essere originate da azioni del Federal Reserve System (la banca centrale), degli istituti di deposito (principalemente le banche commerciali), o dallo stato. Il controllo principale, comunque, è esercitato dalla banca centrale.

L'attuale processo di creazione del denaro avviene principalmente presso le banche. Come notato precedentemente, le passività delle banche sono denaro. Tali passività sono i conti dei clienti. Questi conti aumentano quando i clienti depositano valuta e assegni e quando i prestiti effettuati dalle banche vengono accreditati sui conti dei beneficiari."

Visionando su youtube il mio video "Il libro di Economia ed il Signoraggio" potrete constatare che la creazione del denaro da parte delle banche tramite il credito è un dato accertato e confermato anche dalle fonti accademiche. Non si tratta di un teoria ma della realtà dei fatti.

Tale processo può avere luogo grazie al ricorso da parte delle banche al meccanismo legalmente regolamentato della "riserva frazionaria". Cercando su wikipedia questo termine e saltando direttamente al paragrafo "L'espansione del credito" possiamo leggere quanto segue:

"La riserva frazionaria è un moltiplicatore che consente l'espansione del credito. In un sistema a riserva frazionaria diversa dal 100% la banca può accreditare del denaro in quantità superiori ai depositi che ha."

Se confrontiamo quanto riportato con ciò che possiamo leggere in un qualunque testo sull'argomento (come lo stesso MMM nei capitoli successivi) non faremo che trovare conferme.

Tirando le somme: le banche commerciali possono incrementare i conti correnti dei clienti pur non possedendo fisicamente il denaro corrispondente; poiché anche i conti correnti sono una forma di denaro, facendo ciò, la banca ne sta creando di nuovo.

Sempre sul sito della casa editrice Simone (una delle più accreditate in ambito accademico) alla voce "Moltiplicatore dei depositi" (un altro modo per chiamare la riserva frazionaria) è scritto :

"Capacità delle banche di favorire, nel momento in cui concedono prestiti, l'aumento dei depositi e creare in questo modo nuova moneta bancaria (v.). "

Quanto detto è riscontrabile anche nei dati empirici. Sul sito del CNEL (Centro Nazionale dell'Economia e del Lavoro) sono presenti i rilevamenti riguardanti l'ammontare dei conti correnti depositati in Italia nell'anno 2001. Nel caso specifico stiamo parlando di oltre 550 miliardi di euro.

Confrontando questa cifra con il bilancio della Banca d'Italia del medesimo anno, a pag.31 possiamo leggere che, a fronte di quei depositi, esistevano 64,6 miliardi di euro in banconote e 7,5 miliardi nei conti di riserva obbligatoria (depositi immediatamente monetizzabili) degli istituti di credito.

Nel 2001 circolavano più di 450 miliardi di euro creati dalle banche commerciali a cui non corrispondevano banconote e che, nella pratica, non erano convertibili in denaro fisico. Passatemi l'espressione, ma si tratta di vero e proprio denaro creato dal nulla. Purtroppo non sono stato in grado di trovare dati più aggiornati sul volume dei depositi bancari in Italia.

Per dirla tutta è anche possibile che le banche possiedano riserve sotto altre forme (tipo valuta estera), ma dubito fortemente che queste bastino a coprire la differenza sopra esposta. Ed allo stesso modo è vero che altri paesi (come gli Stati Uniti) potrebbero possedere parte degli euro emessi che, quindi, non farebbero più parte delle riserve della banche italiane. Nel complesso i fenomeni dovrebbero tendere a compensarsi.

Concludo qui la mia analisi. Chiedo perdono se sono stato eccessivamente prolisso, ma ritenevo fondamentale chiarire questo punto. Che le banche creino denaro è un dato di fatto, non è possibile discutere delle conseguenze che questa pratica provoca nell'economia reale con un interlocutore che la mette in dubbio. Se ancora non vi fidate, provate a chiedere all'amico che lavora allo sportello della banca e riceverete solo conferme.

Spero che questo articolo vi possa essere utile, magari quando avrete a che fare (come spesso mi capita) con persone che si ostinano a sostenere che il bianco sia nero.

Sempre a disposizione,
Alessandro Bono.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

la vera truffa è il tuo blog.

Valerio ha detto...

bhe Anonimo è fantastico il tuo commento, replichi a dati scritti nero su bianco:
"la vera truffa è il tuo blog"
risposta ben argomentata e piena di riferimenti e fonti scritte..complimenti!
tra l'altro senza nemmeno firmarti..=)

Volevo dire invece a voi del blog che siete forti, continuate così!
L'unico modo per cambiare questo sistema è aumentare la consapevolezza comune =)

Valerio

ErSandro ha detto...

Valerio: grazie per i complimenti.

In effetti non avevo neanche risposto perché mi piace lasciare certi commenti così come sono di modo che tutti possano rendersi conto di quello con cui si ritrova ad avere a che fare chi tratta certi argomenti.

Un saluto,
Alessandro.

P.s.=voi del blog sono solo io.

Federico ha detto...

Complimenti Alessandro, se al mondo ci fossero più persone con il tuo senso critico, la società sarebbe migliore.

Detto ciò, da che fonti posso documentarmi seriamente a proposito del signoraggio?
-dal punto di vista economico, basta un testo di macroeconomia o anche qualcos'altro?
- dal punta di vista giuridico? come è trattata la "proprietà" del denaro?

non riesco a capire quali sono i meccanismi/escamotage che permettono alle banche di tenere nascosto il signoraggio.

Federico

Anonimo ha detto...

Credo risulti ormai chiaro le motivazioni sul signoraggio e sulle truffe direttamente od indirettamente collegate.
Lo scopo di questo blog, fatto in modo ottimo è quello di far conoscere un'argomento che per i + è tabù.
Io dal mio canto, effetto soventemente opera informativa nei confronti di coloro che non conoscono il problema ed invito sempre a far si che tale informazioni si allarghi sempre ad altre persone come un passa parola.
Ringrazio l'autore del blog per la sua disponibilità e per il tempo che gli dedica.
Saluti
Orazio

Anonimo ha detto...

E' tutta colpa del signoraCCio banGario!! signoraccioooooooooooo

Valerio Gallinari ha detto...

E' tutta colpa del signoraCCio banGario!! signoraccioooooooooooo

Lo stupido che ha scritto questa frase risponde al nick YT di stebondage...questo è il suo livello
http://www.fotolog.com/stebondage/76175154
http://stebondage.deviantart.com/?offset=20

Georgejefferson ha detto...

complimenti per il blog,grazie per quello che fai.
Sono un cantautore amatoriale bresciano e nel mio piccolo cerco di esprimere stimoli alla ricerca della propria consapevolezza,primo vero grande motivo riguardo alla mia attivita musicale.Mi piace descrivere metaforicamente alcuni messaggi,per cercare di toccare il cuore della gente.I cavalieri per la luce si devono aiutare.Grazie di nuovo.
Georgejefferson

www.georgejefferson.altervista.org
georgejefferson9@gmail.com

Anonimo ha detto...

E' bene avere un pensiero critico, ma ti consiglieri di indirizzare le tue energie verso qualcosa di più costruttivo invece di aumentare la diffusione di queste bufale.
http://ceifan.org/bufala_signoraggio.htm

ErSandro ha detto...

Bello, mi vieni a parlare di bufale in uno dei pochi post in cui mi limito quasi esclusivemnte a riportare e commentare passaggi di documentazione scritta dalla Federal Reserve.

Quindi non ho capito, la bufala la dicono loro?

E quale sarebbe poi la bufala in questione? Che le banche commerciali creano moneta dal nulla? Cioé un fatto riportato su tutti i libri di testo che trattano l'argomento?

Quindi, cortesemente, abbandona questo tono supponente e se vuoi discutere scrivimi pure (l'indirizzo lo trovi nel mio profilo).

Io i video nella pagina che mi hai linkato li ho già visti tutti e per ricambiare ti passo anche io un sito:

http://www.positivemoney.org/

Saluti,
Alessandro