Istruzioni per l'uso

Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.

I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.

Benvenuti,
(ersandro@autistici.org)

Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.

F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)

mercoledì 29 luglio 2009

Consapevolezza zero...

L'articolo è visionabile nel forum del PRIMITall'indirizzo: http://www.primit.it/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=51&t=1114




giovedì 23 luglio 2009

Dovere di cronaca

Chi segue il blog sa che, quando posso, tengo conferenze organizzate dall'associazione di cui faccio parte. Si tratta del PRIMIT, probabilmente la sola realtà italiana che ha come unico scopo la divulgazione di informazioni sul signoraggio e sulla questione della Sovranità Monetaria.

Nessun secondo fine, tutto alla luce del sole, grazie ai nostri autofinanziamenti giriamo l'Italia organizzando eventi aperti al pubblico per spiegare alla gente quelle cose che i media vorrebero farle credere al di là della sua capacità di comprendere.

Sapevamo che prima o poi qualcuno ci avrebbe messo i bastoni tra le ruote, ma che a farlo sarebbero stati proprio quelli della protezione civile andava al di là della nostra immaginazione.

Oggi riporto un articolo del presidente del PRIMIT (Sandro Pascucci) per passarvi un resoconto di ciò che è successo, del modo vergognoso in cui ci hanno lasciati in sospeso per mesi nell'attesa di sapere se avremmo potuto organizzare qualcosa a L'Aquila, di come ci abbiano dato una risposta negativa solo ieri (cioè due giorni prima dell'evento stesso) motivando in modo ridicolo e causandoci non pochi disagi.

Questo è il mondo in cui viviamo, un luogo dove Harry Potter (la proiezione dell'ultimo film della saga è stata ritenuta più meritevole del nostro intervento) viene promosso a discapito di un'informazione "scomoda" basata solo sui testi e su fonti accertate.

La domanda che vi pongo è: voi come individui avete voglia di fare qualcosa per smuovere l'inerzia che vi circonda?

Cedo la parola e vi porgo i miei saluti,
Alessandro Bono


Quello che la Protezione Civile non vuole che gli Aquilani sappiano..
..o anche la Fiera dei luoghi comuni che alla fine..

“Senza gl’americani ora parleremmo tedesco!”

Gli americani.. i “Liberatori”.. questo è il termine, il simulacro che il popolo americano si è guadagnato dal ’45, no? Liberatori.. liberatori de che?! Han tolto un despota per mettercene un altro (essi stessi). Ma “..senza gl’americani ora parleremmo tedesco!” ..e invece parliamo inglese, guarda un po’ che botta de culo, eh?! Basi militari ovunque, soprusi legalmente imperseguibili e cultura di quart’ordine inoculata nelle menti di tutta la popolazione, dai piccini ai vecchi..

“Non si morde la mano che ti dà da mangiare”!

Anche questo un altro detto, un’altra puttanata da vigliacchi e succubi. Se vuoi farmi del bene te tu me lo fai disinteressatamente, hai capito? Non è che perché mi salvi la vita che ti debbo fornire le terga tutte le sere per tuo sollazzo. Da dimostrare, poi, che tu mi abbia veramente salvato la vita. E se veramente me l’hai salvata voglio studiarmi bene il caso che non sia stato tu a darmi, prima, la spinta.

In altre società chi salva la vita di una persona ne diviene responsabile, non padrone né PAPPONE (o “papino”).

“Meno male che era estate!”

Quello che è successo a L’Aquila nei primi di Aprile è noto a tutto il mondo.

Terremoto, case sfasciate, morti, famiglie senza un tetto [per lo meno sicuro] sulla testa. Ma “..meno male che era estate!”. Eh, già! Che gran culo ‘sti Aquilani.. tutte a loro le fortune..

"Chi ti dà la manina poi vòle la toccatina" [sandro pascucci, 2007]

Come è noto l’impegno puro e cristallino delle migliaia di volontari, di ragazze e ragazzi che quotidianamente si adoperano per la popolazione colpita dal sisma, al fine di fornire aiuto concreto, in maniera altruistica e professionale. E su questo niente da dire.

Ma IGB non è un FESSO e trova sempre il modo di manipolare, usare, testare, collaudare nuove situazioni per imparare egli stesso come.. “migliorarsi” in futuro e, soprattutto, come gettare le basi per miti e nuovi simulacri.

I simulacri..

Gli Americani-Liberatori sono un simulacro, beppE grill0 è un simulacro, la Protezione Civile un altro simulacro..

Chi andrebbe mai contro un simulacro.. chi morderebbe mai la mano che dà da mangiare/un aiuto/una carezza.. chi vorrebbe parlare tedesco?? Nessuno. Ecco perché chi manovra i simulacri manovra la società e l’opinione pubblica.

Una massa di 7 miliardi di persone non è manovrabile fisicamente. Non esistono soldati a sufficienza, né pallottole né bare. Non esiste filo spinato per rinchiuderle tutte. Occorre altro.. occorre “guidarle”, ‘ste 7 miliardi di pecore.. occorrono simulacri manovrabili, che facciano, a loro volta, da “buon pastori”..

Occorre burocrazia, occorre negligenza, occorrono invidia e stupidità e incapacità tecnica, occorre paura, come occorre noia.. occorre “fumo”.. per depistare, manovrare, mantenere lo “status-quo“ sociale, senza alterare le strutture ormai consolidate (alcune centenarie, come gli eserciti, altre più recenti, come il Volontariato).

Il FESSO.

Oggi IGB non ammazza più nessuno.. manco ti fa più seguire sotto casa per una bella e sana randellata dietro la schiena.. oggi IGB dorme beato perché ogni punto della struttura-Società è in mano a un FESSO (io direi IDIOTA ma FESSO puoi dirlo in faccia a un IDIOTA e quello non può neanche denunciarti.. vuoi che un giudice ti dia retta se vai a denunciare uno che ti ha dato del FESSO? Il giudice ti guarda per un tempo tale che tu capisci che sta pensando di te “questo è proprio un FESSO!”. Quindi la denuncia diventa imbarazzante, un paradosso giuridico..).

Un FESSO non ha bisogno di corsi da Rambo in una base militare nei boschi e nelle paludi della Virginia.. un FESSO ha il DNA perfetto, già equipaggiato per intralciare il GIUSTO, per rompere le palle al MERITEVOLE, per gambizzare, senza sparare un colpo, un VOLENTEROSO..

Il FESSO è il soldato perfetto per le armate di IGB.

Costa poco, è facilmente reperibile, è irriconoscibile in ascensore mentre va al suo posto di comando (in seguito: “posto di intasamento buone azioni”) insieme ad altri IDIOTI come lui..

Le GINASM

Quello che è successo a L’Aquila negli ultimi giorni è meno noto.

Tra le iniziative del PRIMIT è in essere anche la celebrazione goliardica del “compleanno” del signoraggio.

A occhio e croce pare che sul finire del luglio 1694 sia stata fondata la Banca d’Inghilterra e così, sempre a occhio e croce, in quel giorno si può identificare la data di nascita di quello che chiamiamo “signoraggio moderno”, ossia il riconoscimento, e l’autorizzazione, da parte dello “Stato” (rappresentato dal monarca inglese dell’epoca) verso dei banchieri privati per quanto riguarda l’emissione di moneta cartacea non coperta, né legata, all’oro.

E’ un nostro avvenimento goliardico (mica potemo sempre lavorà contro ‘sto IGB!). Lo chiamiamo GINASM e sta per Giornata Nazionale per la Sovranità Monetaria.
Molti si arrapano col solo titolo, pensando a una certa Gina SadoMaso, i più puritani si preoccupano invece per la sua salute..

In linea teorica sarebbe anche un’occasione per incontrare altre organizzazioni e enti e gruppi che combattono la stessa Battaglia ma, vuoi per quei dementi che aiutano IGB sostenendo la moneta-debito Euro con l’emissione-stampella degli SCEC, vuoi per quei privati professionisti che lucrano su libri-denuncia (denuncia de ché?! ah! ah! ah!), queste riunioni tra cervelli (brainstorm, grazie americà, che ci dai una parola per ogni cosa! Cretini i Latini, invece, eh?!) non si sono mai verificate e allora ne approfittiamo per vederci tra di noi soci PRIMIT (in seguito: PRIMITivi).

Infatti molti PRIMITivi neanche si conoscono. Dato che proveniamo da tutta Italia e l’occasione è ghiotta per incontrare gente che la pensa come te e con la quale scrivi nello stesso Forum da mesi senza neppure sapere che faccia abbia. La virtualità della Rete è buona per un verso ma occorre non abbracciarla in toto per il resto.

Già che ci siamo [queste GINASM] le facciamo aperte al pubblico che può così approfittare per viverle come una sorta di mega Fiere delle Verità.

Quante GINASM abbiamo fatto? Una. Lo so.. ne parlo come fossero cosa fatta anche le prossime 40. Intanto la seconda volevamo farla a L’Aquila.

Perché L’Aquila?

Semplicemente perché parlando di moneta non potevamo non considerare l’aspetto didattico della “situazione terremoto”: case distrutte e necessità di soldi per ricostruire.

Dato che i soldi, la moneta non è ricchezza ma solo “segno” di ricchezza e che la vera ricchezza è l’Essere Umano, il suo spirito, la sua intelligenza, la sua volontà e il suo lavoro allora gli ingredienti per ri-costruire una città c’erano tutti. C’è gente ancora viva? Allora non c’è problema a ri-costruire. Fossero morti allora il problema sarebbe stato diverso. Pensate a un aereo che cade su un’isola deserta e TUTTI si salvano: è positivo, no? Si puo’ costruire un capanna, SI o NO? Io direi di SI. Fossero tutti morti allora direi di NO ma essendo tutti vivi..

L’equazione è semplice:
VITA = VALORE = RICOSTRUZIONE
MORTE = FINE = LASCIA PERDERE.


Ecco perché sono contro i cimiteri (metri cubi per chi? Per della futura-polvere? Ma qui entrano in causa le manipolazioni della religione (TUTTE), gli interessi dei costruttori ecc..).

Dicevamo: occorreva solo rendere CONSAPEVOLI gli Aquilani di questo VALORE.

Avevamo quindi pensato alla data-simbolo del 10 luglio, la fine del G8. Come dire: dopo tante cazzate ecco un po’ di sana verità! Andati via i “potenti del mondo” (ma de che?! Altri liberatori?! N’andro simulacro??) noi potevamo semplicemente dire al nostra “solita” verità: la moneta attuale è un debito. Se si “chiede” altra moneta per le solite vie [banca] si incrementerà quel debito che alla fine si dovrà, in un modo o in un altro, pagare.

O si paga o si muore o si rimane schiavi per sempre. O si diventa PADRONI della moneta che si crea. Pagare non è possibile, dato che il denaro è “loro” e solo “loro” hanno il monopolio di creazione. Morire.. beh.. non mi pare il caso (anche se la cronaca quotidianamente riporta chi non ce l’ha fatta a resistere al debito). Schiavi? No, grazie!

Quindi rimaneva di spiegare agli Aquilani come diventare PADRONI della propria moneta. Ma la Protezione Civile.. la santissima e omnipresente e tentacolare Protezione Civile non ha voluto.

In che modo?

Il bastone, la carota e le ruote.

A fine maggio, con largo anticipo insomma, ci siamo recati a L’Aquila per un sopralluogo (cazzo.. ci andavano tutti in gita di piacere a vedere le case sfondate e i materassi in strada, noi, per una cosa seria, invece no?).

Abbiamo fatto un accertamento logistico a Coppito e ci è parso che facesse al caso nostro. Poi siamo andati in Piazza d’Armi per un secondo esame....

...Continua all'indirizzo http://signoraggio.forumfree.net/?t=41310594

venerdì 10 luglio 2009

F.a.q. - Parte Terza

Parlando di signoraggio è tipico ritrovarsi a discutere con persone che, pur dandoci ragione, vedono il sistema economico come impossibile da modificare. Semplicemente non riescono ad immaginare come risolvere il problema. Frasi come “Si va bene, ma tanto la situazione non potrà mai cambiare” o domande tipo “Ok, ma cosa si può fare?” sono destinate a diventare in breve tempo il pane quotidiano di chiunque cerchi di diffondere questi argomenti.

Una prima soluzione molto semplice e alla portata di tutti consiste nello studiare e divulgare. Non è possibile risolvere un problema che non si sa di avere. Aumentare il livello di consapevolezza della comunità è indubbiamente il primo passo da compiere lungo la strada che porta al cambiamento. Nonostante la centralità di questo punto è chiaro che la diffusione della conoscenza da sola non basta.

E' per questo motivo che può essere utile elencare quelli che, a grandi linee, dovrebbero essere i punti chiave di un'ipotetica riforma monetaria.


1. La Banca Centrale


Il fatto che le quote della Banca d'Italia siano per il 95% in mano a privati ha comportato che in molti si chiedessero se un eventuale nazionalizzazione di questo ente potesse bastare a risolvere il problema. E' sicuramente vero che la situazione italiana (come quella americana) rappresenta un paradosso, ma rendere statale la Banca Centrale sarebbe un provvedimento che, da solo, risulterebbe essere assolutamente insufficiente.


In effetti gli stati in cui la Banca Centrale è di proprietà pubblica sono la stragrande maggioranza. A parte l'Italia tutti gli altri paesi europei hanno nazionalizzato già da diverse decadi i loro istituti di emissione. La controversia riguardante l'assetto proprietario della Banca d'Italia è solo un'aggravante e non il punto centrale della questione che, in realtà, affonda le radici nei meccanismi alla base dell'emissione monetaria.


Anche la Banca di Francia o la Banca d'Inghilterra, infatti, acquistano titoli di debito in cambio di base monetaria (cartacea o elettronica) e godono di un'indipendenza decisionale pressoché totale nei confronti del potere politico. E' convinzione comune dell'economia ortodossa il fatto che il potere di emissione non debba essere affidato al governo e che sia preferibile affidarlo ad un ente di fatto autonomo.


La Banca Centrale, pubblica o meno che sia, resta sempre qualcosa di separato rispetto agli organi rappresentativi della collettività e, in Italia come in Francia o in Inghilterra, lo Stato è costretto ad indebitarsi per avere denaro. La sua nazionalizzazione resta, quindi, un elemento auspicabile e necessario, ma sarebbe solo uno dei punti da realizzare in vista di una riforma monetaria.

Inoltre quanto detto fino ad adesso non tiene conto del fatto che il 90% del denaro circolante non viene emesso dalle Banche Centrali, ma dalle banche commerciali. Comunque, per i motivi appena esposti, appare chiaro che, fino a quando l'unico modo per ottenere nuovo denaro resterà l'indebitamento, anche la nazionalizzazione dell'intero sistema bancario rimarrebbe una misura insufficiente.


2. Debito ed interesse


L'elemento peggiore della questione signoraggio, oltre all'appropriazione da parte di privati di un valore creato collettivamente, è l'applicazione al debito di un interesse che, per sua natura, non potrà mai essere restituito. Se gli enti che hanno il monopolio sull'emissione del denaro (capitale) richiedono un valore maggiore di quello che hanno creato (capitale + interesse) è conseguenziale che la comunità non sarà mai in grado di estinguere i propri debiti. Si tratta di un principio molto semplice ed è possibile trovarlo esposto in diversi video e documenti.


E' necessario trovare un nuovo modo per emettere il denaro, un sistema che permetta di avere moneta libera dal debito. Nei libri di testo l'interesse sul debito viene presentato come l'elemento necessario a regolare la richiesta di liquidità del mercato. In sua mancanza non ci sarebbe nulla a frenare la domanda di moneta e sarebbe impossibile evitare fenomeni di iperinflazione. Allo stesso tempo, però, l'applicazione di un tasso di interesse (non importa quanto basso) comporta l'impossibilità di estinguere il debito iniziale facendo sì che, nel tentativo di saldarlo, la domanda di moneta della comunità cresca comunque in modo incontrollato. Tale incremento della domanda è assolutamente slegato dalla crescita della produzione e, nella pratica, comporta comunque il verificarsi di fenomeni inflattivi fuori controllo.


Ecco perché è necessario eliminare il debito ad interesse come unica forma di garanzia per l'emissione di denaro e, contemporaneamente, bisogna trovare un altro modo per regolare le variazioni della massa monetaria.


3. Denaro e produzione


Il denaro svolge la funzione di misura del valore dei beni e dei servizi offerti dal mercato. Non è possibile pensare che l'ammontare della massa monetaria possa essere definito da scelte di politica economica prese discrezionalmente da un sistema bancario di natura privata senza che questo non faccia saltare il delicato equilibrio tra unità di misura ed oggetto misurato. Quando le variazioni della quantità di moneta non sono in linea con i movimenti della produzione economica si verificano fenomeni di inflazione o di deflazione. E' quindi necessario legare l'emissione ed il ritiro di denaro dal mercato alle variazioni del valore di beni e servizi effettivamente esistenti ed offerti dal sistema economico.


Si tratta di un passaggio più semplice di quanto non possa sembrare. Basterebbe individuare un indice che misuri la produzione del mercato, stabilire arbitrariamente una parità con la moneta presente in un dato momento e, in seguito, modificare la quantità di denaro seguendo le variazioni percentuali di tale indice. L'economia reale cresce o si contrae del 10%? La massa monetaria deve aumentare o diminuire della stessa percentuale.


Auriti suggeriva di utilizzare il PIL, ma nulla impedisce di trovare un nuovo indice più appropriato allo scopo.


4. Moneta statale


In uno scenario di questo tipo sarebbe lo Stato a gestire la moneta e la politica monetaria come la intendiamo oggi perderebbe di senso. La creazione o la distruzione di moneta, infatti, sarebbero semplici operazioni contabili dovute a movimenti effettivi della produzione.


In molti ritengono che concedere ai politici la possibilità di creare denaro sarebbe troppo rischioso, ma il timore sparisce se si comprende che il politico non avrebbe modo di sfruttare questo potere a suo vantaggio. L'esercizio di tale facoltà sarebbe, di fatto, pesantemente vincolato. Non solo, un sistema di questo genere sarebbe assolutamente trasparente. Fenomeni limitati di inflazione e di deflazione avverrebbero comunque con la differenza che tenderebbero a compensarsi nel lungo periodo (sarebbero dovuti alla “vischiosità” del mercato). Se si dovessero prolungare nel tempo sarebbe immediatamente esposta la cattiva gestione della moneta da parte del pubblico. In due parole: spazio praticamente nullo per manovre “illecite” e possibilità di individuarle subito e senza errore. Per capire meglio basta realizzare che in un sistema di questo genere inflazione e deflazione prolungate potrebbero essere dovute solo alla mala gestione del politico e non sarebbe possibile attribuirne l'origine a misteriose congiunture del mercato.


Il sistema attuale gestito da privati, al contrario, è talmente opaco nei suoi meccanismi che la comunità percepisce l'innalzamento costante dei prezzi (e quindi il suo continuo impoverimento) come un fenomeno “naturale”. Ovviamente fino al verificarsi dell'inevitabile crack.


5. Burocrazia


L'emissione da parte dello Stato presenta un ulteriore vantaggio: la possibilità di esercitare un prelievo fiscale “a monte” invece di ricorrere a quello “a valle” con cui abbiamo a che fare oggi. Non avrebbe senso, infatti, tassare il reddito quando sarebbe possibile tassare direttamente la moneta. Invece di chiedere denaro a chi lo ha ricevuto questo potrebbe essere trattenuto al momento stesso della sua creazione. Non si tratterebbe di guadagnare di più, il livello di remunerazione del singolo resterebbe invariato. La differenza sarebbe nel fatto che i pesanti apparati burocratici che gravano sulla società, e per i quali noi Italiani siamo tristemente famosi, diventerebbero improvvisamente inutili ed obsoleti.


Si potrebbe ipotizzare, ad esempio, che lo Stato trattenga una percentuale del denaro che emette (per chi è più dentro a certi argomenti qualcosa di molto simile al reddito da signoraggio del signore feudale). Teoricamente potrebbe bastare una quota molto bassa (attorno al 10%) dato che il venire meno di un debito inestinguibile gravante sulle spalle della comunità abbasserebbe in modo molto significativo le necessità economiche dello Stato finalmente libero di impiegare il denaro nella produzione di beni e servizi e non nella copertura degli interessi sul debito pubblico.


Parte di questi introiti potrebbero essere utilizzati per concedere ad ogni singola persona un reddito minimo da cittadinanza in grado di garantire la sussistenza ed il diritto alla vita. Questo tema merita uno studio a parte e gli dedicherò uno spazio maggiore in futuro.


Conclusioni

Scopo di questo articolo (che, chiaramente, non ha nessuna pretesa di completezza) è di dimostrare che le soluzioni esistono e, attualmente, sono al vaglio di personaggi molto più preparati di me. Certo, resta il problema riguardante il passaggio dal sistema attuale ad uno migliore. E' lecito aspettarsi forti opposizioni da parte delle lobbies esistenti. Sappiamo che chi ha provato a cambiare le cose in passato ha pagato carissime conseguenze. Nonostante ciò si tratta di miglioramenti fattibili ed auspicabili e la sola consapevolezza di questo fatto dovrebbe bastare a darci lo stimolo per impegnarci nella loro realizzazione. Il rischio, altrimenti, è di ritrovarci a pronunciare discorsi che non caratterizzano di certo gli uomini liberi.


Tra il dire ed il fare non c'è il mare, ma la volontà di agire. Credo che in questo caso valga la pena di rimboccarsi le maniche.


A tutti un saluto,

Alessandro Bono.

martedì 7 luglio 2009

Pour Parler

Alle volte è piacevole lasciarsi andare a voli pindarici. La riflessione speculativa può essere un buon modo per imparare a conoscere le vecchie questioni sotto nuovi punti di vista. Bisogna fare attenzione a non abusarne, giusto per evitare di correre il rischio di cadere nel puro esercizio di stile, ma il ragionamento e la voglia di capire poggiano le basi anche nella capacità di astrazione dell'essere umano.


Pochi giorni fa riflettevo sulla definizione canonica di signoraggio inteso come l'interesse percepito sulla moneta emessa. Tanto per capirci il famoso discorso per cui se una banca crea 1000€ e li presta al 10% di interesse quando si vede restituire 1100€ ha guadagnato 100€. Tale ragionamento non tiene conto del fatto che il denaro prestato sfruttando il meccanismo della riserva frazionaria viene creato nel momento stesso dell'emissione del credito e che, quindi, non viene sottratto alle disponibilità della banca. A tal proposito si veda anche il “Modern Money Mechanichs” che nel capitolo “
Bank Deposits – How they Expand and Contract” dice:


Of course, they do not really pay out loans from the money they receive as deposits. If they did this, no additional money would be created. What they do when they make loans is to accept promissory notes in exchange for credits to the borrowers' transaction accounts.”


Traduzione:


Ovviamente loro (le banche) non finanziano i prestiti con il denaro che ricevono in deposito. Se facessero così non verrebbe creato nuovo denaro. Quello che fanno quando concedono prestiti è accettare cambiali in cambio di accrediti sul conto dei beneficiari.


Ho provato ad immaginare come dovrebbe essere strutturato un sistema in cui, realmente, la banca guadagna 100€ per ogni emissione di 1000€ e sono arrivato ad immaginare un'ipotetica struttura, ovviamente fittizia, che soddisfa questo requisito. Notate bene, lungi da me pensare che si tratti di un sistema ideale o auspicabile. In fondo quando il professore di fisica spiega la legge di gravitazione universale ed ipotizza una perfetta mancanza di attrito non sta certo proponendo di mettere il pianeta sotto vuoto per rendere reale l'esempio. Prendete quello che scrivo per ciò che è: una riflessione personale, un gioco fatto così, tanto per capire.


Supponiamo che il sistema bancario sia basato su regole simili a quelle attuali, che esista una banca centrale con il compito di emettere la base monetaria (la moneta fisica) e, contemporaneamente, sia presente un sistema bancario di natura privata che, grazie alla riserva frazionaria, può moltiplicare tale base. Ci sarebbe solo una grande differenza: il denaro non verrebbe creato tramite la graduale concessione di crediti ma, al contrario, sarebbe emesso tutto insieme e, in seguito, distribuito equamente ai cittadini.


Mi spiego meglio.


Immaginiamo che, in un ipotetico paese di 100 anime, la banca centrale abbia emesso un quantitativo di moneta sufficiente a giustificare la creazione di 1000€ tramite lo sfruttamento del moltiplicatore dei depositi. A questo punto il sistema bancario si dovrebbe limitare ad emettere subito tutta questa moneta ed accreditarla in parti uguali ai cittadini. Nell'esempio i 1000€ dovrebbero essere trasferiti ai 100 cittadini che si ritroverebbero ad avere 10€ ognuno.


Manca ancora da calcolare la fetta delle banche. Per remunerarle, rimanendo nell'ipotesi di un un guadagno di 100€ per ogni 1000€ emessi (10%), il sistema bancario invece di accreditare 10€ a testa, ne concederà solo 9 e ne tratterrà 1.


Ricapitolando: 1000€ emessi, 900€ distribuiti e 100€ trattenuti per pagare il servizio. A questo punto i cittadini, muniti tutti delle medesime risorse, potrebbero iniziare ad investire il proprio denaro (non gravato da debito) per farne ciò che vogliono mentre la banca eserciterebbe la sola funzione di custode dei depositi che sarebbe lecito aspettarsi. Ovviamente in questo sistema solo i privati cittadini sarebbero autorizzati a concedere prestiti, attività assolutamente preclusa a chi il denaro lo crea. Qualcuno sarà più bravo e, fornendo beni e servizi di qualità, riuscirà a guadagnare. Altri affronteranno delle perdite ma, nel complesso, la situazione resterà in equilibrio.


Cosa perderebbero le banche i
n un sistema di questo tipo?


Secondo l'economista classico nulla. Invece di guadagnare 100€ incassando gli interessi sul prestito il sistema bancario li otterrebbe semplicemente trattenendoli all'atto dell'emissione.


In realtà le banche private perderebbero due cose: la proprietà del capitale e, più importante, la possibilità di indirizzare il sistema economico del paese. Già in passato ho avuto modo di riflettere su quanto
potere risieda nelle mani di chi ha la possibilità di emettere il denaro ed accaparrarsene la proprietà. Come ho scritto, la principale caratteristica del debito è la sua discrezionalità. Esercitando la sovranità monetaria il banchiere privato non decide solo quanto denaro circola ma anche chi vi ha accesso.


La verità è che quando ci si riferisce al signoraggio non si parla solo di soldi o di guadagni illeciti, ma, soprattutto, di potere nella sua forma più subdola e subliminale.


Ma che importa, in fondo si tratta solo di un ragionamento fatto così, come direbbero i francesi “pour parler”.


A tutti un saluto,

Alessandro Bono

mercoledì 1 luglio 2009

Comunicazione di servizio (4)

A brevissimo un nuovo post, per adesso mi limito ad informarvi che questo sabato mi troverò a Piombino per una conferenza.




A presto,
Alessandro Bono