Istruzioni per l'uso

Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.

I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.

Benvenuti,
(ersandro@autistici.org)

Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.

F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)

mercoledì 21 dicembre 2011

A volte

Capita alle volte di credere di avere in tasca tutte le risposte, di non aver più nulla da imparare, di essere arrivato e di poterti permettere di guardare gli altri dall'alto.

Poi commetti un primo errore. Ti giri dall'altra parte, fai finta di niente e continui come se nulla fosse.

Arriva il secondo. Poca roba. Forse una svista del momento, forse qualcosa che in realtà non dipende da te. Avanti come prima.

Fino a quando non arriva quello che fa male veramente, a te, a chi ti sta intorno, e non ti puoi più permettere di ignorarlo.

Quando passi senza battere ciglio sui sentimenti altrui, sulle persone che ti stanno accanto e che ti supportano, quando colpisci chi ti ha sempre e solo accolto con le braccia aperte, allora è il momento di fermarti e di fare un respiro profondo.

L'aria entra nei polmoni, lentamente. Il petto si riempie, gli occhi si chiudono e, una volta tanto, la mente interrompe il suo chiacchiericcio costante permettendo alla chiarezza del silenzio di farsi spazio.

Realizzi, che non esiste etica, non esiste morale in grado di giustificare la deliberata provocazione del malessere altrui. Che senza umiltà, sentendoti un gradino sopra gli altri, hai perso di vista il tuo obiettivo principale che era quello di creare un'empatia, una condivisione di pensiero e di sentimento che permettesse di comunicare su di un piano comune, senza la necessità di sforzarti per spiegare il significato delle tue parole.

E per un attimo ti coglie l'euforia. Realizzi che hai imparato una grande lezione, qualcosa che ti accompagnerà per il resto della vita, un ulteriore gradino nella scala che percorri cercando di migliorarti giorno per giorno.

Ma la gioia si interrompe bruscamente nel momento in cui l'occhio torna sui danni fatti. Ora lo capisci, danni che ti colpiscono come precedentemente hanno colpito gli altri. Danni che nel ferire hanno lasciato su di te indelebili cicatrici.

Ed è tardi per rimediare.

Ora per qualcuno sei tu il cattivo. Fa male capire che lo sei stato veramente. Con chi non lo meritava. Con chi ti ha solo fatto del bene. Magari con chi non conoscevi e a cui comunque avresti dovuto concedere almeno una possibilità.

E il mondo va avanti, senza dare peso a queste piccole questioni umane che per te sono l'universo intero.

Esiste un'unica soluzione: espirare e fare un passo avanti.

Nel cuore e nella mente porterai il ricordo degli errori commessi. Non cancellarlo. Non cercare di sfuggirgli. Abbraccialo e fanne tesoro. Se è vero che è sbagliando che s'impara, allora gli errori commessi sono ciò che ti definisce.

Domani qualcuno calpesterà te e non potrai farci nulla.

Va bene così.

Il sentimento spesso ti guida su strade incomprensibili per la ragione. E' la vita che sfugge alla razionalità e alla nostra volontà di categorizzare tutto in modo chiaro e netto. Bene e male, bianco e nero, giusto e sbagliato.

Nonostante gli sforzi che puoi fare per razionalizzare, alla fine resta solo il rimorso per i danni causati. Sarà questo a renderti una persona migliore.

A volte è meglio smettere di cercare di comprendere tutto e limitarsi a camminare.

A presto,
Alessandro


venerdì 16 dicembre 2011

ECONOMIA DEL DEBITO: COSA FARE PER USCIRNE? - Vito Zuccato 4/12/2011

Sotto con il prossimo:



Si nota che ho capito come codificare un video in modo efficiente solo al terzo tentativo... Chiedo scusa per la scarsa qualità dei caricamenti precedenti, non sono un tecnico video e negli ultimi giorni mi sono dovuto fare una cultura andando per tentativi.

Impara l'arte e mettila da parte.

Saluti,
Alessandro

lunedì 12 dicembre 2011

ECONOMIA DEL DEBITO: COSA FARE PER USCIRNE? - Joseph Huber 3/12/2012

Su youtube, nella descrizione del video, troverete i link al file powerpoint utilizzato (inglese), a un sunto dell'intervento (inglese) e alla traduzione dello studio di Robertson e Huber "Creating new money".

Buona visione.



A tutti un saluto,
Alessandro

martedì 6 dicembre 2011

ECONOMIA DEL DEBITO: COSA FARE PER USCIRNE? - Alessandro Bono 3/12/2011

Per chi non è potuto venire.

Un po' alla volta cercheremo di caricare tutti gli interventi.





Saluti,
Alessandro

lunedì 28 novembre 2011

Fretta

Tanti impegni.

In questo periodo sto cercando di cambiare lavoro, sto cambiando casa, sto lavorando agli interventi da presentare a Montegrotto, sto cercando di amministrare (fortunatamente non da solo) il sito www.monetaproprieta.it e sto lavorando a un progetto (sempre legato alla divulgazione) di cui non voglio parlare adesso ma che dovrebbe essere pronto verso l'inizio del 2012.

Allo stesso tempo la sola prospettiva di riprendere in mano il blog mi ha riempito la testa di idee e spunti, talmente tanti che quasi non riesco a metterli in ordine nella forma di post.

Di corsa, sempre di corsa, in una società che ci lascia poche gocce di tempo libero mi ritrovo in difficoltà nel cercare di tenere tutto sotto controllo.

Nonostante questo sono felice.

Certo, mi ritrovo ad avere pochissimo tempo a disposizione, senza mai fermarmi, dormo sempre meno cercando di recuperare ore e presentandomi di conseguenza con delle occhiaie quasi imbarazzanti al lavoro.

Eppure era da tanto che non mi sentivo così centrato sul punto.

Continuo a trovare assurdo un mondo che pretende da ognuno otto ore di lavoro al giorno per produrre beni e servizi spesso inutili (quando non palesemente dannosi), ma mi rendo anche conto che la sconfitta si realizza nella stasi, nell'accettazione passiva. Il tentativo genuino e sincero di portare un cambiamento profondo, nelle procedure e non nel risultato ottenuto, è già di per sé una vittoria.

Uscire dalle logiche del conflitto fine a se stesso è probabilmente la parte più difficile.

Il mio scopo è quello di liberare le persone dall'ignoranza, in modo che possano decidere veramente in piena libertà anche se dovessero arrivare alla conclusione che preferiscono lasciare tutto com'è.

L'ho già scritto in passato: libertà è anche la possibilità di essere schiavo, se lo si desidera.

Il punto centrale della mia attività non è tanto cosa si deciderà di fare come genere umano (ovviamente ho una mia opinione al riguardo, ma resta nella sfera personale), quanto assicurare che il processo decisionale sia il più possibile supportato da un'informazione corretta e completa.

Minimizzare il ruolo del messaggero per esaltare il messaggio.

Ma resto pur sempre una persona. Ho le mie idee, i miei punti di vista anche se non penso necessariamente di essere nel "giusto". Ed è in queste pagine che troveranno spazio i miei deliri.

Sempre di corsa mi forzerò a ritagliarmi degli spazi di riflessione, in cui condividere con voi le mie idee sul mondo, sulla vita e sul sistema sociale che come individui abbiamo costruito. Non fate l'errore di cercare coerenza in ciò che esprimerò in questo luogo virtuale. Se l'informazione è una e oggettiva, le opinioni si muovono repentinamente e senza preavviso, magari proprio in seguito a un confronto nato dalla loro esposizione.

E poi chissà. La vita è piene di sorprese. Non è detto che da un'attività astratta come la condivisione del pensiero non possa nascere qualcosa di buono.

E ora vi saluto che ho mille cose da fare.

A presto,
Alessandro

venerdì 4 novembre 2011

Girando la chiave nel quadro

Sulla possibilità di riprendere a pubblicare con regolarità (si fa per dire).

Non so, uno dei motivi per cui avevo smesso di scrivere è che non ne vedevo l'utilità. Fin troppo spesso un post su di un blog diventa solo l'occasione per pubblicare un commento, darsi una pacca sulla spalla virtuale e... basta.

Nell'ultimo anno e mezzo mi sono concentrato su altre cose, sempre inerenti alla divulgazione, ma caratterizzate da una dimensione più fisica. Volantinaggi, conferenze, cose che permettono di guardarsi in faccia insomma.

E continuerò su questa strada. Proprio in questi giorni sto lavorando insieme ad altre persone ad un convegno che si terrà il 3 e il 4 dicembre a Montegrotto. Parteciperò anche in veste di oratore.

Il programma è provvisorio, ma in linea di massima gli interventi sono quelli.

Eppure scrivere mi manca. Rileggo ciò che ho pubblicato in passato, qui e nel blog in cui ho scritto quando ho fatto un viaggio in Australia. Mi piace. Mi piace ricostruire il filo dei miei pensieri. Mi piace vedere come scrivere mi ha aiutato a crescere.

Poco importa se su alcuni punti posso aver cambiato idea, è la visione d'insieme che conta. Il viaggio è più importante della destinazione.

Ho fatto una sosta. Ho guardato il panorama. Ora sto osservando la strada chiedendomi se vale la pena di rimettermi in moto.

La risposta già la conosco, è solo che come i diesel ho bisogno di riscaldare un po' il motore prima di ripartire.

Sicuramente gli articoli di natura tecnica non avranno più spazio in questa sede e verranno dirottati sul sito www.monetaproprieta.it.

Qua si chiacchiera, si specula, più per me che per voi, per cercare di chiarirmi le idee nell'atto stesso di scrivere piuttosto che nel dialogo che, come detto in precedenza, è meglio limitare a quelle occasioni in cui è possibile rispondersi in faccia.

Forse è importante. Forse no.

Me lo sento dentro, quindi lo faccio. Punto.

A tutti un saluto,
Alessandro

giovedì 3 novembre 2011

Moneta@Proprietà

Ci sono, vivo e in salute.

Non mi fermo, non l'ho fatto mai. La vita è strana e, semplicemente, a volte le cose cambiano.

Il blog è sempre qui e, con mio stupore, devo dire che riceve ancora alcune visite. Non sia mai che decida di riprenderlo in mano.

Nel frattempo qualche link:

Moneta@Proprietà
Canale youtube
Pagina Facebook

Un saluto e (forse) a presto,
Alessandro Bono