Ieri sera è andata in onda la puntata di Rebus sul signoraggio bancario (chi la volesse reperire può trovarla su youtube o direttamente sul sito ufficiale della rete Odeon). Al suo interno, come vi avevo anticipato in un altro post, è stato riprodotto il video "Genius Seculi" di cui ho curato la revisione del testo.
Premettendo che rinnovo il mio ringraziamento alla produzione per aver deciso di trattare un tema così poco conosciuto, trovo doveroso, se non altro per onestà intellettuale, sottolineare ciò che ho poco gradito del programma.
In primo luogo il presentatore. Con mia grande sorpresa Decollanz ha presentato "Genius Seculi" come un prodotto realizzato "dalla community Facebook di Rebus" facendo sì che il merito della sua realizzazione fosse in qualche modo attribuito alla trasmissione stessa. Peccato che si tratti di un prodotto nato in tutt'altro contesto grazie all'iniziativa dell'autore Christian Ice (di cui è stato costantemente storpiato il cognome). E' stato lui, infatti, a contattare le tre persone che hanno collaborato al lavoro. La redazione di Rebus gli ha scritto una mail in un secondo momento ed a prodotto finito. Durante tutto il programma, poi, lo stesso Decollanz ha tenuto un atteggiamento che ho trovato poco professionale, probabilmente a causa del fatto che non ha ben capito la profondità e la gravità della questione. Espressioni di finto stupore studiate a tavolino ed intercalari quasi dialettali ("incredibile!", "fantascientifico", e via così) non hanno certo aiutato a dare un tono serio alla discussione.
Ma la nota più dolente non è stata il presentatore, bensì gli ospiti. Vediamoli uno per uno.
Eugenio Benettazzo è stato presentato come uno dei primi (se non IL primo) ad aver parlato di signoraggio bancario in Italia, una specie di vate che con le sue conferenze itineranti a pagamento gira il paese per diffondere la verità. Nella realtà dei fatti c'è gente che si occupa della questione da molto tempo prima di lui, tra cui il mai abbastanza compianto prof. Giacinto Auriti che auto produceva uno spazio televisivo per divulgare l'argomento senza spese per gli spettatori. Basta vedere qualcuno dei vecchi interventi del dott. Benettazzo per rendersi conto che ha fatto man bassa di materiale gratuito recuperato su Internet (principalmente signoraggio.com e tankerenemy.com quando parlava di scie chimiche) senza mai citarne le fonti di modo da farlo tacitamente passare come proprio. A tal proposito fa sorridere pensare che inizialmente il buon Christian Ice aveva contattato parallelamente me e lui per la realizzazione di "Genius Seculi". Peccato che da Benettazzo non abbia mai ricevuto risposta. Le male lingue potrebbero insinuare che ciò è stato dovuto al titolo gratuito della collaborazione. Certo, vedere una persona apparire in Tv e farsi bella davanti alle telecamere commentando un prodotto che non ha avuto voglia di supportare non fa pensare bene. Il tutto, chiaramente, dietro la promessa di un gettone presenza.
Ma in fondo, dando pane al pane e vino al vino, cosa ci dovevamo aspettare da uno che dopo aver studiato il signoraggio ha continuato a fare il promoter finanziario? Se consideriamo che le sue soluzioni al problema consistono nello spostare i risparmi presso piccole banche rurali e nello scrivere al proprio politico di fiducia (mi fa sempre specie affiancare queste due parole) avremo un quadro completo del soggetto. L'unico merito di Benettazzo è stato quello di prevedere con un buon anticipo lo scoppio della bolla dei derivati. Non è stato il primo né l'unico. Di certo è tra i pochi che ci hanno marciato così tanto.
Passiamo a Marco Saba, ma prima un appunto sul Centro Studi Monetari di cui fa parte. Si tratta dell'associazione fondata dall'autore di "Euroschiavi" Antonio Miclavez. Dalla visione del sito ufficiale ognuno potrà trarre le proprie considerazioni, vi invito nello specifico a cliccare il link "chi siamo" e a chiedervi quale ricercatore serio riterrebbe necessario avvalersi dei servizi di un responsabile per l'area "Arti Marziali" (sic). Forse vedo il male dappertutto ma a me il sito, più che un punto di riferimento per informarsi, pare una vetrina per vendere libri.
Ritorniamo a Saba. Si tratta di un sostenitore delle valute complementari, in particolare è sempre stato promotore attivo dello Scec (l'iniziativa di maggior successo in questo campo sul territorio italiano). Nonostante i meriti che riconosco a questi strumenti (il potere d'acquisto di chi li utilizza aumenta realmente) continuo a pensare che presentino molte carenze, in particolare dal punto di vista divulgativo. Andando sul sito di Arcipelago Scec non si trova una parola sulla riserva frazionaria (che rappresenta il 90% del problema) né sulla natura truffaldina del sistema monetario, tanto meno sugli effetti che il prestito ad interesse come unica forma di emissione monetaria ha sull' incapacità del cittadino di ripagare i suoi debiti. L'unica notizia che è possibile estrapolare è che l'euro crea debito mentre lo Scec no. Nessuna spiegazione a tal proposito. Stessa cosa per quanto riguarda il sito del CSM. Un po' poco per qualcuno che si auto definisce ricercatore.
A questo bisogna aggiungere che i criteri di emissione e distribuzione dello Scec restano oscuri ed affidati all'arbitrarietà dell'associazione stessa che dovrebbe attenersi a non meglio specificati principi "ispirati ad equità e trasparenza". Di trasparente ci vedo ben poco dato che all'associato non vengono spiegati.
Mi chiedo quante delle persone che utilizzano lo Scec sappiano che le banche commerciali emettono moneta, che le crisi cicliche dell'economia sono strutturali ed inevitabili, che la collettività è gravata da un debito inestinguibile e che, alla fin fine, siamo schiavi di un sistema che pone come padrone il banchiere.
Ripeto, ritengo le monete complementari un ottimo mezzo per difendere il cittadino dalla svalutazione della moneta ufficiale, ma per la divulgazione e la presa di coscienza non servono ad un bel niente.
Che dire poi dell'avv. Marco della Luna? Ha collaborato alla stesura di innumerevoli libri in cui continua a sostenere che il contratto di mutuo costituisce un illecito. Peccato che non abbia mai avuto il coraggio di accenderne uno per poi impugnarlo davanti ad un giudice. E' da queste cose che emergono le differenze con personaggi di tutt'altra levatura come il già citato prof. Auriti. Fu proprio lui, infatti, ad intentare causa per truffa aggravata contro la Banca d'Italia riuscendo ad ottenere la storica sentenza da parte della cassazione che rilevava "l'elemento materiale del reato" ammettendo però di non poterlo perseguire dato che...si è sempre fatto così. Il caro professore pagò di tasca sua per smascherare il sistema, ma in fondo, come amava ripetere, "non esiste la dignità gratuita".
E' curioso come Decollanz che ha scelto di trasmettere Genius Seculi non lo abbia compreso. Negli ultimi minuti la voce narrante invita le persone a ragionare con la propria testa e a non salire sul primo treno che passa quando si trattano certi argomenti perché di gente che parla a sproposito ce ne è tanta. Pare proprio che il messaggio non sia stato colto dato che ad essere invitate sono state persone che, in un modo o nell'altro, con il signoraggio guadagnano e speculano chiedendo un pagamento per diffondere la verità. E' così difficile capire che quando la Verità viene trasformata in un merce non è più tale?
Finisco qui il mio piccolo sfogo nato dal fatto che persone che considero poco preparate abbiano avuto modo di parlare approssimativamente di un argomento che mi è così caro. Alla fine non sono state dette cose "sbagliate", il danno semmai è stato procurato dal tono poco serio ed indefinito del dibattito e dalla scarsa credibilità di cui godono gli intervenuti.
Concludo concentrandomi sul bicchiere mezzo pieno. Come diceva Oscar Wilde: "Nel bene o nel male purché se ne parli".
La trasmissione di ieri resta una finestra su di un argomento quasi completamente ignorato dai più e portarlo alla luce è comunque un bene. Se anche solo una persona oggi ha scritto la parola "signoraggio" su di un motore di ricerca perché ne ha sentito parlare alla Tv vuol dire che un risultato è stato raggiunto.
In misure diverse tutto può servire.
Saluti,
Alessandro Bono.