Il debito pubblico è inestinguibile. Non solo, è anche destinato a crescere sempre più rapidamente. Pensate a questo esempio: se possiedo un titolo del valore di 100€ che mi frutta il tre per cento l'anno, quanto varrà tra due anni?
Alzi la mano chi ha risposto 106€. Bacchettata sulle nocche e cappello da somaro.
Se è vero che il tre per cento del primo anno è pari a 3€, il secondo anno sarà di più. Non ci vuole certo un matematico per capire che il tre per cento di 103 è più di 3. Per la precisione è pari a 3,09. Ne consegue che il titolo preso in considerazione dopo due anni avrà un valore di 106,09€.
Andiamo avanti di un altro anno. A quel punto l'incremento sarà ancora maggiore, e nella fattispecie sarà di 3,1818. Questo fenomeno è noto come ricapitalizzazione degli interessi. Gli interessi maturati entrano a far parte del capitale e ne generano a loro volta portando ad una crescita che non ha una forma lineare. Questo effetto diventa sempre più forte mano a mano che il capitale aumenta ed è più rapido se il tasso di interesse applicato è elevato. Nel lungo periodo, però, non importa se questo si attesta sul 3 o sul 12 per cento, il risultato finale sarà sempre una curva che aumenta la sua pendenza fino all'infinito.
Se al telegiornale vi dicono che il PIL deve aumentare tutti gli anni di una percentuale costante, in realtà stanno cercando di convincervi del fatto che la produzione del paese deve crescere ogni anno di più.
Ma l'Italia non era un paese a crescita zero? A cosa dovrebbe servire questa super produzione?
Questa visione del sistema economico è la diretta conseguenza dell'esistenza di un debito pubblico che cresce secondo il medesimo schema. Per il sistema è conveniente super-produrre per il semplice fatto che il suo debito subisce una super-crescita.
Questa è la natura del tasso di interesse.
Non ricordo chi fece questo esempio, ma lo trovo molto calzante: se nell'anno zero avessero prestato alla Madonna una moneta d'oro con un tasso di interesse del 5% annuo, nel 1700 avrebbe dovuto restituire un quantitativo d'oro pari alla massa della terra. Nel 2000 tale quantità sarebbe aumentata a nove volte la massa del nostro bel pianeta.
Il malessere sociale che avvertiamo è dovuto al fatto che ci troviamo in un punto in cui l'accelerazione sta aumentando vertiginosamente. E non c'è promessa elettorale che tenga, finché non viene modificata la base del sistema tale processo è inarrestabile. Non fidatevi, anche se leveranno l'ici, la pressione fiscale non può diminuire. Può solo aumentare, proprio come il debito.
Se è vero che il sistema non può durare nel lungo periodo resta solo un punto da chiarire: quanto in là dobbiamo arrivare per rendercene conto? Aspettiamo forse di essere disidratati prima di bere un bicchiere d'acqua? Non è più logico bere quando avvertiamo il primo accenno di sete?
Che la struttura debba cambiare è fuori di ogni dubbio, spero solo di non dover attendere tempi veramente duri perché ciò avvenga.
Istruzioni per l'uso
Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.
I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.
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(ersandro@autistici.org)
Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.
F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)
venerdì 22 febbraio 2008
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