Un noto comico di Zelig iniziava ogni suo pezzo con questa frase. Ma cosa vuol dire catarsi?
Dice il dizionario: dal greco Katarsis, è un termine utilizzato per indicare la cerimonia di purificazione che si ritrova in diverse concezioni religiose ed in rituali magici che prescrivevano di solito il sacrificio di un capro espiatorio.
Gli ambiti in cui questa parola era, ed è tuttora, utilizzata non riguardano solo la sfera religiosa, ma, curiosamente anche quella medica e teatrale. Se, infatti, un medico può utilizzare questo termine per definire il processo di evacuazione che segue un lungo periodo di costipazione, allo stesso tempo leggiamo nei libri di letteratura che i tragediografi dell'antichità ponevano la catarsi dello spettatore come il fine principe della rappresentazione.
Assistendo agli eventi narrati lo spettatore vive una specie di "transfer" nei riguardi dei personaggi e riesce, così, a sfogare le sue emozioni più profonde. Nel caso della tragedia il protagonista interpreta la parte del capro espiatorio, pecca e viene punito al posto di chi assiste alla rappresentazione.
E' lo stesso concetto espresso dai Vangeli quando affermano che Gesù è morto per espiare i nostri peccati.
Il processo catartico richiede una definizione netta dei ruoli. La purificazione del soggetto avviene proprio perché non è lui a vivere direttamente il dramma, ma lo sperimenta attraverso l'attore. Usciti dal teatro si è liberi di riprendere la propria vita più leggeri, svuotati, se non della totalità, almeno di una parte della negatività accumulata.
E' proprio questa separazione che viene meno nel "teatrino" della politica. I mass media fanno di tutto perché il cittadino si senta continuamente non solo partecipe, ma anche responsabile di ciò che succede al Governo. Ed ecco che la catarsi si interrompe. Il politico non si assume le responsabilità dei votanti, in modo da alleggerirli dal peso delle decisioni, ma cerca di coinvolgere gli individui in modo da poter scaricare il biasimo su di loro.
Ormai il ragionamento è questo: se un politico decide a vanvera non gli si può dire nulla. In fondo se è stato eletto è perché la maggioranza dei cittadini lo ha votato.
Non fatevi abbindolare. Non appassionatevi ai conflitti creati a tavolino. E' solo un modo per derubarvi delle delle vostre energie, per attirare l'attenzione su questioni che vi degradano in quanto esseri umani.
L'unico modo per vivere felici è dedicarsi alle attività che ci rendono sereni. La prossima volta che vi trovate di fronte ad un dibattito politico trasmesso in tv, staccate la spina e dedicatevi un po' di tempo. Nessun politico conta per il vostro benessere più di voi stessi.
Istruzioni per l'uso
Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.
I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.
Benvenuti,
(ersandro@autistici.org)
Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.
F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)
sabato 12 aprile 2008
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6 commenti:
Carissimo, parole sante!
Dedicare del tempo alla vita e alle sue meravigliose manifestazioni... questo rende l'uomo migliore e veramente parte integrante del mondo.
Ciao
Bravo! Essi succhiano energie, anche in senso letterale. Ignoramo quegli omuncoli.
Ciao
Siete due persone che stimo molto. Sapere che leggete i miei post e vedere i vostri commenti mi riempie di gioia.
Un saluto ed un abbraccio ad entrambi.
Ricambio l'abbraccio e lo estendo anche al caro Zret!
Ciao Ersandro, continua così. La stima è ricambiata. Saluto l'ottimo Freenfo.
Sì ma per quanto faccia...evacuare la politica attuale, non possiamo accontentarci di ignorarla o trasformarla in un capro espiatorio: sarebbe il modo migliore per lasciarla in mano a chi se ne frega della considerazione che gli altri hanno di lui, e costoro sono raramente buoni amministratori del denaro altrui ( leggi: tasse&imposte).
Comunque complimenti, bella spiegazione :)
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