Istruzioni per l'uso

Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.

I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.

Benvenuti,
(ersandro@autistici.org)

Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.

F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)

mercoledì 23 aprile 2008

Le monete complementari e quelle sostitutive

Forse qualcuno di voi già conosce questi strumenti, nel caso in cui non ne abbiate mai sentito parlare cercherò di spiegare brevemente di cosa si tratta.

Ormai da diversi anni in Europa, e di recente anche in Italia, la perdita del potere d'acquisto dell'euro ha fatto sì che, all'interno di realtà locali, le persone abbiano iniziato a correre ai ripari. Il metodo per proteggersi dall'inflazione che ha riscosso più successo consiste nella creazione di distretti in cui circoli, insieme all'euro, un altra valuta valida solo per coloro che aderiscono all'iniziativa. In Italia la moneta complementare più famosa e diffusa è, indubbiamente, lo SCEC di Napoli e provincia e per questo motivo lo utilizzerò per i seguenti esempi.

Il meccanismo funziona in questo modo: una volta iscritti all'Associazione Masaniello, si ottiene il diritto a ritirare una quota in SCEC (per adesso 100). Questi "buoni" o "sconti" (come amano chiamarli gli stessi che li hanno ideati) possono essere utilizzati, presso gli esercizi aderenti al circuito, per pagare il 20% degli acquisti con un cambio pari a uno SCEC per un euro.

Facciamo un esempio: io socio cerco, nell'elenco presente su internet, un alimentari che faccia parte dell'Associazione Masaniello, vado a fare la spesa e mi viene presentato uno scontrino da 100€. Invece di pagare tutta la cifra, mi viene data la possibilità di dare all'esercente 20 SCEC, e di pagare, quindi solo 80€. Dato che gli SCEC vengono messi in circolazione gratuitamente vuol dire che ottengo uno sconto netto dl 20%. Anche il negoziante ha un vantaggio poiché, oltre a fidelizzare il cliente, ha la possibilità di rispendere gli SCEC presso un qualunque altro esercizio, o privato, aderente.

Fin qui tutto molto bello, ed anche conveniente. Ma come si configura questo strumento se lo inquadriamo nell'ambito del signoraggio?

A ben vedere, l'unico effetto delle monete complementari è quello di aumentare il potere d'acquisto degli euro. Nell'esempio precedente abbiamo visto che 80€ possono acquistare 100€ di merce. Allo stesso modo, ammesso e non concesso di avere la disponibilità di SCEC, 800€ comprano per 1000, e via dicendo.

Il risultato finale, vista la situazione di difficoltà che sta passando il sistema economico, non è una minore circolazione di euro, ma una maggiore circolazione di merci e servizi. Per tornare all'esempio precedente, i 20€ risparmiati non fanno differenza per il banchiere, dato che alla fine del mese li avrò spesi presso qualche altro esercizio. Io percepirò un miglioramento della mia condizione, dato che avrò accesso ad un maggior quantitativo di beni, ma nell'ottica della guerra all'attuale sistema bancario quest'ultimo non viene minimamente scalfito.

Spesso ho citato il prof. Auriti e l'esperimento del SIMEC. Paragonando gli effetti di una moneta complementare con quelli di una sostitutiva (quale era il SIMEC) si possono notare subito le differenze. L'unico limite all'utilizzo del SIMEC era la fiducia che vi veniva riposta, e quindi il valore che la comunità vi induceva. Per avere i SIMEC bisognava rinunciare alle Lire. Chi utilizzava quella valuta aveva deciso di non fare più affidamento ad una moneta-debito, liberandosi effettivamente dal giogo del sistema bancario creando una nuova moneta-proprietà. Chi utilizza lo SCEC non smette di usare le banconote indebitate, e non vi rinuncia, anzi, aumentandone il potere d'acquisto dimostra di considerarle come portatrici di valore.

C'è un altro elemento che mi insospettisce: come mai, sebbene il fatto di avere creato le monete complementari dimostri inconfutabilmente che conoscono bene l'argomento, gli ideatori di queste iniziative si guardano bene dal parlare di signoraggio? Come mai, nonostante le varie interviste che sono state fatte, anche a livello televisivo, ai fondatori dell'Associazione Masaniello, non è mai venuta fuori la questione del debito pubblico? E come mai l'esperimento del SIMEC, seguito anche a livello internazionale, si è concluso con un intervento della Guardia di Finanza ed un processo al prof. Auriti, mentre nessun "potere forte" si preoccupa delle monete complementari? Infine, perché continuano a chiamarli sconti quando sono vere e proprie monete? Forse cercano di non far capire alle persone i veri termini del problema?

Ho parlato con persone che, entusiaste di questi progetti, mi hanno detto che secondo loro questa è solo una strategia per ampliare la base di persone che utilizza tali strumenti per poi dare il colpo di grazia al sistema bancario. Ma allora mi chiedo il motivo per cui le regole imposte dai loro creatori sembrano indirizzate a far rimanere l'utilizzo degli SCEC un fenomeno limitato (pagamento al 20% effettuabile solo tra gli associati). Il SIMEC non aveva limiti di sorta alla sua circolazione.

Lo SCEC, o chi per lui, non è la soluzione al problema. Può essere un buon palliativo, ma non aiuterà ad evitare la crisi.

Non me ne vogliano i sostenitori delle monete complementari, restano comunque uno strumento utile e che può aiutare sensibilmente a sbarcare il lunario, ma se non vengono utilizzate per aumentare la consapevolezza del "popolino" sulle questioni veramente importanti resteranno delle iniziative isolate.

Il nostro sistema economico ha un tumore al cervello, non possiamo sperare di guarirlo con le pillole per il mal di testa.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao sandro, sono alef dell'ass. masaniello
comprendo il tuo commento e mi piace pure il tono con cui lo esponi
però dal mio punto di vista non è proprio così che funziona lo scec!
vado al cuore della questione:
quando dici che è nostra intenzione femarci al 20% di abbuono ti sbagli!
Per molte delle attività aderenti è un obbligo più che una scelta dettata (vedi studi di settore)

ma il perno fondamentale del progetto non sono ne i consumatori (figure anomale del sistema capitalista che il nome me le fa apparire come esseri che si strofinano alle cose) ne i commercianti.
il fulcro è dato da quelli che abbiamo chiamato "privati" (forse perchè privati della libertà)
che invece già da ora potrebbero scambiarsi ogni bene anche al 100% in scec!
Chiaramente il progetto è ancora bloccato da intoppi culturali e scetticismi vari che ne minano la naturale fluidità.
Quindi come tu hai sottolineato molto bene, tutto passa attraverso una consapevolezza che non può essere calata immediatamente nelle teste delle persone.
Spero sarai d'accordo sul fatto che lo scec ha anche una funzione divulgativa, apre facilmente le porte ad un confronto su tematiche ostiche quali sono la moneta debito e quindi il signoraggio bancario.
Ma l'esperienza sul campo ci ha permesso di capire che la gente vuole vedere sostanza immediata più che chiacchiere, e uno strumento del genere da una botta alla botte e l'altra al cerchio.
Io immagino un momento molto vicino spero, in cui lo scec farà il passo logico di passare da moneta complementare e sostituirsi gradatamente all'euro (forse sogno)
se ci fosse una ricetta più veloce per determinare questo cambio la cavalcherei subito, ma il processo di consapevolezza è più lento di quanto imaginassi.
Chiudi il tuo post dicendo che il meccanismo economico attuale è paragonabile a un cancro che vorremmo debellare con una aspirina,
io lo scec lo vedo invece come una presa di pastiglie al bicarbonato, apparentemente innoque viste da un punto di vista classico, invece curatrici della radice fungina del problema. :)

liaalef@libero.it

giorg ha detto...

Mi sembra che questa storia degli scec assomigli un pò alla catena di S Antonio. Se mi danno uno scec che mi permette uno sconto del 20%, in qualche modo ci sarà qualcuno che lo dovrà pagare, altrimenti questi continueranno a girare finchè la merce finirà perchè il suo costo è superiore. Se non è così, spiegatemelo, perchè sarei ben contento di poterci aderire.

ErSandro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ErSandro ha detto...

Caro Alef, comprendo il tuo discorso e colgo l'occasione per ripetere che le monete complementari possono essere uno strumento utile a tante persone.

Quello che mi piacerebbe sarebbe sentire parlare un po' più spesso di sovranità monetaria. La funzione divulgativa deve essere esplicitata, altrimenti non viene colta da chi non si occupa di questi argomenti.

Un saluto ed un in bocca al lupo per tutte le iniziative future.

Piero Sanna ha detto...

Caro Ersandro,

Lei afferma che:

C'è un altro elemento che mi insospettisce: come mai, sebbene il fatto di avere creato le monete complementari dimostri inconfutabilmente che conoscono bene l'argomento, gli ideatori di queste iniziative si guardano bene dal parlare di signoraggio? Come mai, nonostante le varie interviste che sono state fatte, anche a livello televisivo, ai fondatori dell'Associazione Masaniello, non è mai venuta fuori la questione del debito pubblico? E come mai l'esperimento del SIMEC, seguito anche a livello internazionale, si è concluso con un intervento della Guardia di Finanza ed un processo al prof. Auriti, mentre nessun "potere forte" si preoccupa delle monete complementari? Infine, perché continuano a chiamarli sconti quando sono vere e proprie monete? Forse cercano di non far capire alle persone i veri termini del problema?

Questo e' falso!
nelle nostre liste di discussione (Arcipelago e Centrofondi)L'argomento signoraggio e' apertamente dibattuto. QUOTIDIANAMENTE. Il sito di centrofondi mette in bella mostra svariati scritti che si concentrano sulla problematica monetaria ed affrontano direttamente il problema del signoraggio primario e secondario.

Per quanto concerne le differenze fra il simec e lo scec concordo con il fatto che LA prima era una moneta sostitutiva mentre lo scec in termini tecnici rappresenta 'solo' un'abbuono circolare.

Proprio perche' consci dei problemi affrontati dall'insigne giurista, i soci fondatori dello scec si son guardati bene dal ripercorrere gli stessi 'errori' dell'Auriti (che poi l'errore sta nel sistema e non nel Simec ma questa e' un'altra storia).

Per questo hanno camuffato lo scec sotto mentite spoglie. L'abbuono circolare non puo essere infatti preso in considerazione come circolante monetario.

Anche i Simec d'altronde erano una non moneta. Infatti non godevano di spendibilita' generalizzata'in quanto non possedevano le
caratteristiche tipiche della moneta convenzionale ossia generalità, universalità e obbligatorietà di
accettazione.

In sintesi quindi noi non vogliamo NASCONDERE niente. Noi non volgiamo FREGARE nessuno. Vogliamo solo pararci il culo e far si che le energie mentali fisiche ed economiche che sono state spese per questa iniziativa siano le piu inattaccabili possibile.

E' inutile poi prendere di mira lo scec ed analizzarlo a mo'compartimento stagno .

Lo scec e' solo la rampa di lancio di due progetti che fungono da colonna portante dell'iniziativa.

Il risvelgio dell'economia locale e la filiera corta.

Non mettetevi a dire che diamo in giro degli sconti e basta. Il raggio d'azione dello scec e' molto piu ampio ed andra' ad incidere pesantemente in termini di recuperamento della sovranita' alimentare locale insieme ad una maggiorata capacita' produttiva.

Sconfiggeremo il signoraggio con lo scec?

sicuramente no

Intanto prepariamo mentalmente la gente ad accetare una forma di pagamento alternativo e ne spieghiamo l'urgente necessita'

Scusate se e' poco

Anonimo ha detto...

Ciao Sandro,
sono Gianfranco Florio dell'associazione Ecoroma / Arcipelago SCEC Lazio, e ti volevo invitare a scorrere dei semplici articoli (roba da 2500 battute) scritti tra ottobre 2007/febbraio/2008 per un giornalino locale del XIII Municipio di Roma (Buongiorno Roma).

Cosi puoi verificare da solo che non sempre quello che NON si legge su internet è dovuto al fatto che NON è stato scritto.
Ma può anche essere dovuto al fatto che non si può sempre "sapere/leggere/sentire" tutto!

Grazie comunque per il tuo interesse per le monete complementari.
Auguri di buon proseguimento di lavoro.

Gf

Progetto Ecoroma: insieme per recuperare potere d’acquisto:
http://www.mclink.it/personal/MI1637/ecoroma/mail/articolo_4.htm

La storia dei soldi creati dal nulla:
http://www.mclink.it/personal/MI1637/ecoroma/mail/articolo_3.htm

IL PATTO DI SOLIDARIETÀ DI ECOROMA
Risparmio per cittadini, imprese e ricircolo locale della ricchezza:
http://www.mclink.it/personal/MI1637/ecoroma/mail/articolo_2.htm

Buoni Locali da spendere in solidarietà:
http://www.mclink.it/personal/MI1637/ecoroma/mail/articolo_1.htm

oceano ha detto...

ErSandro,
ho letto quanto hai scritto sugli SCEC.

Per la risposta lo ha già fatto "alef".

Io invece vorrei chiederti una cosa:

Come mai anche tu, come TANTI altri, hai l'abitudine di criticare, criticare, criticare, senza MAI fare una proposta costruttiva e dare una tua soluzione al problema?

Mi fai ritornare in mente una famosa canzone di MIna...

...parole, parole, parole...

Noi di Arcipelago SCEC lo sappiamo benissimo che lo SCEC NON è la soluzione del problema, ma è solo il "primo passo"!

Riscorda che anche la più lunga camminata inizia SEMPRE dal "primo passo"!

Se non hai da proporre soluzione, mi spiace dirtelo, ma sei solamente un...

QUACQUARAQUA!!!!!

Distinti saluti,
Giuliano Del Prete

Anonimo ha detto...

sempre Gianfranco...

art.1
art.2
art.3
art.4

Ciao! Gf

oceano ha detto...

Giorg,
questa invece è il commento al tuo post:

Ti suggerirei di pensare che quando non si conosce una situazione, sarebbe meglio che prima di "sparare" giudizi e commenti che fanno solo ridere, ci si documentasse un pochino.

Ti lascio alcuni link:

www.arcipelagoscec.net
www.arcipelagotoscana.org
www.progettoscec.com

Io sono "giovane" nel gruppo di arcipalaghisti, ma non mi sembra nè serio, nè corretto sparare sentenze su chi ha dedicato anima e corpo su un progetto che nei prossimi anni farà la "differenza" in Italia.

Nel mondo ci sono migliaia di esempi concreti simili allo SCEC, ma noi italiani, come tante altre volte, partiamo fra gli ultimi e presto seremo i primi!

Questo perchè abbiamo "una marcia in più"!!!

La "creatività" (a cominciare dai miei amici napoletani)!!!!

Un saluto e ti attendiamo fra di noi,
Giuliano Del Prete

Staff di Anatramorta ha detto...

Ciao Sandro!

Complimenti per l'articolo! Mi piace molto specialmente la sensibilità con cui affronti la critica che sentivi di fare.

Ti devo fare un appunto.

Non solo nella mailing list di Arcipelago SCEC, l'associazione nazionale che cura la diffusione dello SCEC, si parla quotidianamente di signoraggio e sovranità monetaria. E l'iscrizione è aperta a tutti. Ma sullo scec stesso, proprio sul pezzo di carta che passa di mano in mano, si citano in varie forme esplicite e implicite sia il signoraggio che la questione, e soprattutto il significato concreto, della sovranità monetaria.

Quindi ti domando: da dove nasce quest'idea che noi ci "guardiamo bene dal parlare di signoraggio?" Ma come cavolo ti salta in testa?

Te lo chiedo perché, scusami, ma non mi sembra un'idea tua. Alcuni "signoraggisti" ci criticano per questa nostra presunta mancanza, e in certi ambienti si è formato questo mito. Io ho l'impressione che tu riporti le idee di uno di questi personaggi, ma che tu non abbia controllato da te le informazioni che hai ricevuto, o che tu non ci abbia pensato poi molto.

Parliamo di televisione. Tu pensi che in un programma registrato in tivù in cui tu vieni intervistato ti sarebbe consentito di affrontare certi temi? O sarebbero tagliati al montaggio, per non dare fastidio alle alte sfere?

In un paese dove in tivú non si può nemmeno fare satira liberamente.

Qualcuno dice "Sarebbero stati tagliati ma dovevate parlarne lo stesso".
Rimane il fatto che sarebbero stati certamente tagliati.

Quindi, questa è una critica pretestuosa e irragionevole, fatta tanto per trovare qualcosa da criticare.

E comunque, a chi dice cosí io non dico "no", ma piuttosto "allora provaci te".

In arcipelago SCEC, infatti, la partecipazione è la chiave di tutto. Se non ti piacciono certe scelte non devi far altro che entrare e chiedere di cambiarle. Sarai ascoltato non solo perché gli scecchisti sono "solidali" per definizione, ma anche perché il tuo diritto di fare proposte e di partecipare, come quello di chiunque altro, è sancito da solidi principi e regole di democrazia diretta inseriti nello statuto.

A che pro, quindi, star lì a criticare dal balcone?

Per il resto mi associo completamente ad Alef. Il 20%? Ma chi l'ha detto? Io a volte accetto il 50% e, se potessi permettermelo, accetterei il 100%.


Se non hai fiducia nel movimento vieni a vedere com'è da vicino, invece di credere a priori al crocchio di vedove affacciato al balcone e, dopo, dicci la tua. E magari la dici direttamente a noi, cosí abbiamo la possibilità di chiarire prima che tu ti getti a criticarci, anche in maniera corretta e misurata, dal tuo sito web.


Ciao.
Dario Pedicini
Co-fondatore di Arcipelago SCEC

Piero Sanna ha detto...

Sottoscrivo in pieno il commento di Dario Pedicini.

Sebbene anche Io apprezzi la critica pacata nei nostri confronti, non mi posso esimere dal constatare che dal tuo articolo si evince la forte influenza di idee di terzi.

Ucci ucci sento odore di Pascucci...

Anonimo ha detto...

Questa mi sembra una stupida guerra tra poveri.
Io con mille euro lo sapete quanti ne compro di voi!!!!
Siete tutti ridicoli.
Partendo dai finti laureati come Marco Saba passando per i finti preti come Pierluigi Paoletti finendo con gli elettricisti mascherati da Che Guevara del Sabato sera … stain live, stain live … Uh! Uh! Uh!
Ma lo volete capire che la crisi economica è generata dalle persone come voi???
Ma quali crisi se state a mangia come porci dalla mattina alla sera e scrivete una serie di cretinate assurde.
Oggi se mangiate dovete ringraziare il signoraggio e i banchieri, altrimenti stavate tutti in una condizione pietosa, perché pietosi siete tutti quanti.
Andate a lavorare e prolificatevi che il debito pubblico così diminuisce!!!
Avete visto gli indiani… tre botte un figlio!
In Italia con cinquanta botte non si prolifera niente ma tutti c’hanno la panza.
E mentre tutti voi vi masturbate cerebralmente con queste idiozie le vostre femmine si deliziano
Con i macellai e gli idraulici. Come mai queste categorie non sono in crisi???
Avete fatto uno studio su questo?
Se non riuscite ad arrivare alla fine del mese è perché le vostre femmine stanno sempre con i macellai e gli idraulici.
Almeno abbiate il coraggio di non prendervela con il sistema e ammettete la vostra impotenza.
Capisco che le ceste di lumache in testa non piacciono a nessuno, però fatevene una ragione e non rompete le scatole con i banchieri che se crollano loro so cazzi amari per tutti.
Voglio vedere questi professoroni cosa fanno quando la gente ha fame davvero.
Siate ragionevoli e tubate di più! Dopo una tubata come si deve la mente è più lucida.
Quindi consiglio a tutti il mago Otelma. Datevi all’esoterismo, può essere una soluzione.
Dal momento che le carte ce le avete… (vedesi scec).

Un Saliut affettuoso dal vostro caro Mimmo.

P.S.
Adesso sicuramente, dopo questo mio commento, tutti i signoragisti prenderanno il mio indirizzo IP
Per metterlo nel loro Black Data Base. E quando un giorno la Dicos si presenterà a casa loro e scoprirà la BDB LIST uscirà una storia tipo le Brigate Rosse a Mantova.
E tutti saranno inchiappettati, non per la ipotetica causa che stanno combattendo ma perché tre numeri di un IP erano coincidenti con un numero di cellulare che era stato usato occasionalmente da Provenzano mentre chiama Ratzinger.
E alla fine accadrà che dopo un anno di indagine il magistrato che era andato da Bruno Vespa riuscì ad accertare che la Dicos aveva confuso la BDB LIST con i codici criptati dei trasferimenti delle rendite da signoraggio che i 007 del centro studi monetari erano riusciti a captare tramite una loro fonte super segreta che è riuscita ad entrare e ad uscire dal pentagono.
E fu li che tutte le femmine dei signoragisti si riunirono in un comitato dove chiedevano la distruzione immediata dei computer e di tutti i mezzi tecnologici di telecomunicazione per isolare i loro compagni definitivamente.
Fu li che alla terza botta riuscirono a fare un figlio e vissero tutti felici e contenti e inizio una nuova era fatta non più di macellai ma di vegetariani e ritornarono anche le fontane di quartiere per prendere l’acqua e si estinsero gli idraulici.

Anonimo ha detto...

Da anonimo ad anonimo.
Ucci ucci sento odore di Pascucci..
bravo Piero dal linguaggio di un
solitario, depresso e losco individuo hai ben compreso che non poteva che trattarsi che di lui...
non vale la pena continuare a postare altri commenti; sarebbe solo tempo perso

Enrico Frassinetti ha detto...

Carissimo ErSandro.

Permettimi di fare una considerazione.

Come dici tu, le monete complementari,da sole, non possono e non potranno mai generare nuova ricchezza, perchè è un genere di moneta, che non può essere accumulabile, quindi non può generare un risparmio, quindi non si potrà nemmeno investire, quindi non potrà essere utilizzata per creare o nuovi posti di lavoro o andare ad aumentare i salari.
Le Monete Complementari, possono soltanto aumentare, ma solo in prima battuta, il potere di acquisto, nell'immediato.
Ma se questo risparmio viene continuamente indirizzato e sempre, nel ciclo dei consumi vigenti, e che nella realtà dei fatti, non vanno ad aumentare nuovi posti di lavoro, di vera ricchezza o di sviluppo nazionale, non se ne potrà mai parlare.
Pertanto, le Monete Complementari, sono solo un flebile palliativo molto blando, per lo sviluppo dell'economia globale e per la diminuzione della povertà, se saranno usate da sole.
Se alle Monete Complementari in loro affiancamento, non gli viene annesso un progetto complementare e contemporaneo di vero sviluppo economico sostenibile, che permetta di gestire il risparmio procurato, con l'utilizzo delle stesse, la nuova ricchezza, non potrà mai e poi mai sopraggiungere, visto che fino ad oggi, con gli attuali parametri gestionali conosciuti ed applicati dalla maggioranza, non è mai stata raggiunta.
Di conseguenza, il debito pubblico e privato, aumenterà in proporzione al tempo stesso, al loro utilizzo "solitario".

Se fino ad oggi, è sempre stato il risparmio ad essere considerato come l'unico strumento che potesse generare nuova ricchezza e/o sviluppo, ed essendo stato gestito sempre dal sistema bancario, ed esso non è riuscito a crere nuova ricchezza o benessere collettivo, (perchè ci si è sempre preoccupati di destinarlo in speculazione e/o immobilizzazione), l'inversione di tale tendenza, non si avvierà mai!

Senza uno specifico progetto di rimoltiplicazione monetaria, il "popolino", da solo e senza le dovute ed adeguate nuove nozioni, non riuscirà mai a capire come fare per invertire il processo del proprio impoverimento.
E se tutto il "popolino", correrà soltanto dietro alla fantomatica "annunciazione", che le monete complementari, risolleveranno l'economia globale di tutti i singoli individui, molto presto, lo stesso "popolino" si ritroverà di fronte ad una grande ed "amara delusione", quando l'imminente crisi arriverà.

Volendo concludere!
Per liberarsi veramente e con efficacia dall'egemonia, in cui tutti noi ci troviamo, e per abbracciare la Vera soluzione per pagarci un debito contratto,( anche se inculcato in maniera illeggittima e subdolamente preposta al popolo ignaro), si potrà trovare solo nella creazione di un nuovo sistema economico, un nuovo sistema econometrico, ma che venga però gestito nel futuro di ogni singola isola, associazione, comunità, in maniera totalmente indipendente, totalmente estranea ai soliti parametri esercitati ad oggi, sia sotto l'aspetto della filiera commerciale, che quella bancaria.
Se si farà in maniera tale che l'80% delle risorse risparmiate, vengano indirizzate e redistribuite direttamente e totalmente nella mani del popolo, che si sarà reso nel frattempo consapevole del meccanismo monetario truffaldino, ci si potrà attivare all'unisono, per indirizzare il proprio risparmio, ottenuto anche e sì, con l'uso delle Complementari, ma non nei soliti propri consumi sempre vigenti, bensì direttamente riversibili e redistribuibili, sui redditi individuali.

Con questa inversione di tendenza, verrà scardinata definitivamente, la povertà e a perdita di acquisto.


Buona giornata.

Enrico Frassinetti

Céline ha detto...

Ogni volta che si parla di monete locali e signoraggio, accade che si rivolgano dei vili attacchi anonimi "ad personam" contro di me, a testimonianza del duro ed originale lavoro di ricerca d'avanguardia da me svolto - dal 2000 - nel settore. Grazie!
http://studimonetari.org

Anonimo ha detto...

Marco, ma qualche vile attacco!
E’ semplice verificare quello che ho affermato.
Pubblica il tuo Curriculum Vitae on line e dichiara apertamente dove ti sei laureato e quale è stata la tua tesi.
Caro Marcuccio bello (bello…insomma!) è finito il tempo delle svinazzate.
E tu fai la lotta al sistema?
Appena ti mettono un pelo di fica davanti, che sia pure vecchia e ammuffita con la ragnatela al seguito, ti fiondi con tutta la Kippah al capo.
Waglio! Come esistono i falsi dentisti esisteranno pure i falsi Dottori, o no?
Ho saputo che a striscia la notizia vogliono diversificare il loro palinsesto e stanno puntando alla scoperta dei Falsi Dottori… appunto!
Adesso non fare come il tuo solito che i servizi segreti ti accerchiano. Non ti sentire accerchiato.
Fatti un bel fiasco di merlot e non ci pensare più!!!

Saluti e baci dal tuo caro Mimmo.

Anonimo ha detto...

Che non parliate di signoraggio non è una falsa idea è quello che è accaduto quando siete andati a parlare dello scec in rai...non 1 e ripeto 1 parola sul tema del signoraggio, banche, esperimento precedente del simec...o affini.
Se ne parlate nel vostro quartiere non conta molto avete avuto 1 mezza occasione e non l'avete usata punto.
Imparate dalla vita di Auriti e da come lui ha lottato contro il sistema bancario.
Ecco da dove nasce la critica..la censura è male ma l'autocensura è peggio.
Mi avete ricordato grillo alla notte bianca di napoli che non ha parlato della tentata privatizzazione dell'acqua..."perchè gli avevano chiesto di non farlo"... la scusa è peggio del fatto!

Ulisse Di Bartolomei ha detto...

Racconto autobiografico dei miei venti anni nel movimento unificante del sedicente reverendo Sun Myung Moon: la Chiesa di Unificazione. Una ricognizione nel linguaggio connotato di plagio e autoplagio, che caratterizza la transazione interpersonale nei micro-culti mistici. Strategie “non profit” per riciclare delle rilevanti moli di denaro, provenienti delle questue filantropiche, in normali attività “full profit”. I segreti delle questue e delle vendite “porta a porta”. Interamente trasposto dal mio trascorso nell’impresa mistica più pittoresca della storia: la “setta di Moon”, ovvero... la truffa più ingegnosa della storia! Http://www.lasindromedelpiccolodio.com/

Dopo aver letto questo libro, le truffe moderne non avranno più segreti!