Istruzioni per l'uso

Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.

I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.

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(ersandro@autistici.org)

Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.

F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)

giovedì 23 ottobre 2008

Perché le banche falliscono

Durante la crisi finanziaria che stiamo vivendo abbiamo avuto modo di assistere al fallimento di diverse banche, fenomeno che si ripeterà sicuramente entro la fine dell'anno. Si tratta di qualcosa a cui non siamo abituati, un evento che mostra tutta la fragilità del sistema economico che abbiamo costruito. Come è possibile che, nonostante tutti i privilegi derivanti dalla possibilità di emettere moneta, un istituto creditizio possa crollare? Questa eventualità pare così remota che l'unica spiegazione che riusciamo a dare consiste nell'attribuire la responsabilità dell'accaduto ad una cattiva gestione, all'eccesso di avidità dimostrato da chi ha avuto il potere ed ha dimostrato di non saperlo gestire.

Non è così.

Il collasso del sistema bancario è una conseguenza logica ed inevitabile delle regole che sono alla base del mercato. Certo, anche la cattiva gestione ha contribuito, ma ha solo reso più rapido il raggiungimento di un punto di arrivo già stabilito. Vediamo di spiegare perché.

Supponiamo di trovarci in un'economia dove non esiste ancora denaro ed in cui sono presenti due banche (per comodità banca A e banca B). Tre cittadini hanno bisogno di liquidità, due si recheno alla banca A mentre il terzo va alla banca B. Tutti e tre gli individui richiedono 100€ da restituire nell'arco di un anno. Le banche concedono prestiti al medesimo tasso di interesse, supponiamo il 20%.

Contabilmente la banca A, avendo concesso due prestiti, è più ricca. I crediti che può vantare sono per lei delle attività sulla base delle quali può effettuare altre transazioni impegnandosi per il futuro. Quello che non viene considerato è che il debito contratto dai tre cittadini è inestinguibile nella sua totalità. A fronte di una circolazione di 100€ a testa, infatti, c'è da saldare un debito di 120€. La truffa risiede nel fatto che i 20€ di interesse non sono mai stati creati ma vengono ugualmente richiesti.

Nell'arco di un anno i tre cittadini hanno lavorato per guadagnare qualcosa ed essere in grado di saldare il debito contratto alla sua scadenza. Il meccanismo richiede che se qualcuno riesce a pagare lo potrà fare solo attingendo alla liquidità derivante dai prestiti contratti dagli altri. E' quindi impossibile che tutti restituiscano il dovuto. Guardatela da questo punto di vista, il debito totale è di 360€ mentre l'ammontare del denaro circolante è 300€. E' chiaro che c'è un problema.

Mettiamo che il cittadino che si era rivolto alla banca B sia stato più bravo e sia riuscito a far fruttare i 100€ che gli erano stati prestati. Supponiamo che alla fine dell'anno, grazie a degli investimenti oculati, sia riuscito a raggiungere la cifra di 120€. Alla restituzione del debito non avrà guadagnato nulla, ma la sua situazione è comunque più rosea di quella dei due clienti della banca A. Per amore di semplicità immaginiamo una distribuzione equa delle perdite. Per far sì che il cliente della banca B ottenga i 20€ di interessi devono aver entrambe perso 10€ del prestito originale. Questo è dovuto al fatto che solo le banche hanno la possibilità di immettere nuovo denaro in circolazione. Non esiste altro modo.

Torniamo all'esempio. Finito l'anno la situazione è la seguente: la banca B ha ottenuto la restituzione del prestito, mentre la banca A si ritrova con due clienti che a fronte di un debito di 120€ oggi ne hanno solo 90 e che quindi sono insolventi. Se, come era stato ipotizzato, la banca A aveva stretto altri patti sulla base dei prestiti stipulati, l'insolvenza dei clienti diventa quella dell'istituto.

Ecco come fallisce una banca. Non è stata colpa di una cattiva gestione. Era l'unico risultato possibile. Nella migliore delle ipotesi, supponendo che tutti e tre i clienti siano riusciti a difendere il loro capitale, nessuno sarebbe riuscito a ripagare gli interessi e l'insolvenza sarebbe stata un problema di entrambe gli istituti. Il risultato finale è la centralizzazione (attraverso fusioni o nazionalizzazioni) del sistema bancario.

Ci hanno detto che una delle cause della crisi in Italia è il fatto che si è bloccato il credito interbancario, cioè le banche non prendono più soldi in prestito da altri istituti bancari. Questo avviene perché non ritengono che tali enti possano onorare il debito.

Non si fidano più. Ora sapete perché.

La soluzione è stata trovata nell'intervento dello Stato che si è fatto garante di questo tipo di debito, assumendosene il rischio. Mi sorge una domanda: è lecito parlare di rischio insolvenza o sarebbe più adeguato constatare che di certezza si tratta?

Nei prossimi post darò la mia opinione sulle conseguenze che scaturiranno dalla scelta di intervento pubblico che tutti i paesi occidentali hanno deciso di adottare.

ErSandro

7 commenti:

Arthur ha detto...

E' molto semplificata, e riprende in realtà la favola dell'isola. Non basta a spiegare la crisi nello specifico, ma ribadisce il concetto della moneta debito.
Nell'esempio, la banca avrebbe potuto ridare credito al cliente mentre la frase "se come ipotizzato all'inzio la banca aveva stretto altri patti sulla base dei prestiti stipulati" non è molto chiaro, che tipo di patti? Se fossero stati altri prestiti verso clienti avrebbe avuto comunque altre entrate, a meno che tutti non decidano di non onorare i debiti con la banca.

Comunque la questione è sempre la stessa: Se decidi che ti va bene la moneta debito, allora già sai che qualcuno dei debitori dovrà continuare ad indebitarsi o fallire e che non potrete vivere tutti nell'abbondanza, perchè se il denaro che circola è quello, tutti ricchi non possono diventare, ci vuole perciò qualcuno che diventi povero.
Le banche sono fallite perchè le hanno volute fare fallire e l'economia creatasi non era più sostenibile, e non lo è ancora.
In questo caso i soldi si erano accumulati in certi fondi, ti basti solo pensare che i contratti dei derivati hanno il valore nominale pari a 10 volte il PIL mondiale.
Se avessero voluto andare avanti secondo la logica del profitto avrebbero dovuto costringere i cittadini come gli americani a vendere un rene od una cornea.

ErSandro ha detto...

Effettivamente questo post non vuole spiegare le cause della crisi finanziaria. L'intento era solo quello di rispondere alle persone che mi chiedevano come mai se le banche falliscono se incassano il reddito da signoraggio. Il punto focale è nel fatto che si tratta di ricchezze illusorie basate su di una promessa di saldare il debito impossibile da mantenere.

E' vero, è una semplificazione che non descrive con esattezza la realtà, ma questo si può dire anche della legge di gravitazione universale. Questa, infatti, è solo una linea guida che non potrà mai descrivere perfettamente il moto di un corpo nello spazio per il semplice fatto che le variabili in gioco sono troppe.

Naturalmente il tutto si riduce all'utilizzo di una moneta debito, l'elemento che volevo sottolineare è che il crollo è un fatto inevitabile deciso a tavolino nel momento in cui sono state stabilite le regole del mercato.

Arthur ha detto...

Ok, comunque la realtà è che le banche non dovrebbero fallire soprattutto se si continua a stampare moneta.
Ragionando in modo logico e non etico, le banche falliscono perchè si è voluto tentare di salvaguardare le fasce deboli dall'economia disumana, non lasciandole morire di fame e cercando, anche in America, di offrire benessere a tutti.

Arthur ha detto...

E mi pare anche normale che sia stato così.

Anonimo ha detto...

Leggete qui che è meglio..

http://2909.splinder.com/post/17795741/E+basta+col+signoraggio...

ErSandro ha detto...

Grazie per la segnalazione, ho inserito il link nella bibliografia.

FEDERICA ha detto...

C'e' dell'altro sotto. Troppo semplicistica la risposta. Non mi risulta che le banche diano prestiti senza le coperture.