Istruzioni per l'uso

Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.

I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.

Benvenuti,
(ersandro@autistici.org)

Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.

F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)

domenica 28 marzo 2010

Distruzione

Frequentemente chi difende il sistema bancario ama portare come tesi a sostegno della propria posizione il fatto che le banche distruggono il capitale rientrato intascando solo gli interessi. Purtroppo chi non ha studiato, quando si trova di fronte ad un obiezione di questo tipo, spesso si ritrova per partito preso a sostenere l'opposto cadendo in errore e, di conseguenza, screditando l'intera questione agli occhi di chi ha una minima conoscenza dei meccanismi alla base dell'emissione di moneta.

Che la quota capitale di un prestito venga distrutta alla sua restituzione è un dato di fatto e sbaglia chi dice il contrario. Altrettanto sbagliato però è credere che questo sistemi la questione.

In realtà il fatto che la moneta restituita venga distrutta non fa altro che confermare la natura truffaldina del sistema bancario. Cerchiamo di capire perché.

Tutti abbiamo studiato scienze al liceo. In particolare una lezione che ci è stata impartita fin dalle scuole elementari è il "nulla si crea e nulla si distrugge" che tanta fama ha portato al chimico Antoine Lavoisier. Questo motto è applicabile praticamente a tutti i contesti, compreso quello monetario. Quando ci troviamo di fronte a qualcosa che sparisce nel nulla, quindi, l'unica spiegazione logica è che non sia mai realmente esistita. Ed in effetti la moneta che la banca ci presta nel momento in cui chiediamo un finanziamento è puramente virtuale e non ha un corrispondente nel mondo fisico.

Più volte ho avuto modo di ripetere che quando una banca presta, in realtà, non sta prestando vero denaro, ma accreditando le sue stesse promesse di pagamento sotto forma di incremento del saldo del conto corrente. Ciò è dimostrato dal fatto che i conti correnti non sono garantiti da denaro fisico (presente la corsa agli sportelli?). Si tratta comunque di una pratica descritta in tutti i testi di macroeconomia. Poiché il mercato (cioé noi) dà valore alle promesse di pagamento della banca queste acquisiscono lo status di moneta e possono essere utilizzate come mezzo di pagamento.

In tutto questo la banca non si è privata di nulla dato che, a parte rarissimi casi, nessuno chiede finanziamenti in contati.

Tali promesse di pagamento scoperte, ovviamente, perdono il loro valore monetario nel momento in cui vengono restituite. Un esempio può aiutare a semplificare e a rendere più comprensibile un processo che, nella realtà, consiste in diversi passaggi contabili.

Se firmate un pagherò questo avrà valore solo quando ve ne priverete mettendolo in circolazione per pagare un bene. Nel momento in cui posseggo un pagherò che io stesso ho emesso esso non ha per me nessun valore monetario e averlo o meno non fa alcuna differenza.

Stesso discorso si può applicare al sistema bancario nel suo complesso. Nel momento in cui gli viene restituito il suo stesso debito questo smette di esistere.

Il problema nasce quando si realizza che per la banca contrarre tale debito ha un costo pressoché nullo a causa dell'abitudine dei creditori (i correntisti) a non chiederne mai il pagamento. Quanto vi costerebbe indebitarvi di 1000€ se già in anticipo poteste affermare con statistica certezza che nessuno vi chiederà mai il pagamento di tale cifra? Quali altri costi dovreste sostenere oltre a quelli della carta e dell'inchiostro necessari a firmare la cambiale?

A fronte dell'incremento a costo quasi zero del saldo di un conto corrente la banca percepisce interessi sull'intero valore nominale del prestito. Non solo, poiché lo stesso correntista garantisce la nuova emissione di moneta portando le garanzie reali esiste sempre la possibilità che, nel momento in cui questo dovesse avere difficoltà a pagare le rate, il banchiere si faccia vivo rivendicando l'intero valore della cifra solo promessa e mai erogata.

Quello che bisognerebbe capire è che il sistema non è stato strutturato per arricchire il banchiere (che comunque percepisce interessi sulla quasi totalità della moneta emessa), ma per tenere in debito la collettività.

Per esercitare il potere non c'è bisogno di avere grandi ricchezze accumulate, basta poter vantare un credito. Anche se illegittimo.

A tutto questo bisogna aggiungere che la moneta viene distrutta per essere subito ricreata poiché il mercato necessita di quantitativi sempre maggiori di denaro. In soldoni, il sistema bancario è creditore di tutta la moneta circolante in ogni dato momento.

La famosa equazione valore nominale - valore intrinseco non rappresenta tanto il guadagno del banchiere quanto la truffa subita dal cittadino. In fondo, quando il ladro brucia i soldi che vi ha rubato il danno per voi non sparisce.

A tutti un saluto,
Alessandro Bono

9 commenti:

Daniele ha detto...

La tua spiegazione non fa una grinza. Probabilmente ha anche il merito di risolvere una volta per tutte l'annosa questione degli introiti da signoraggio intascati dal sistema bancario (clearstream, fondi occultati nei paradisi fiscali, etc.). Con tutta probabilità tali fondi occulti semplicemente non esistono, proprio per il fatto che il capitale, una volta restituito, viene distrutto.

Avrei però una domanda. Ho sempre pensato che il sistema delle banche commerciali rappresenti il vero artefice dell'inflazione. Dal momento che le banche generano moneta in continuazione a seguito dei prestiti e dei mutui, ritenevo che la quantità di moneta esistente venisse incrementata senza sosta, diluendone così il valore. Ma - e qui viene il dubbio - se la moneta restituita viene distrutta, come si spiega l'inflazione?

Grazie e complimenti per tutto quello che fai.

Daniele Visaggio

ErSandro ha detto...

Ciao pastoreerrante, mi fa piacere vedere che passi ancora da queste parti.

L'inflazione intesa come continuo aumento dei prezzi nel tempo è dovuta al fatto che la massa monetaria cresce più rapidamente rispetto al valore dei beni e dei servizi creati dal mercato.

Ciò accade a causa degli interessi richiesti sull'emissione. Il fatto che il capitale venga distrutto non deve ingannare poiché questo viene subito ricreato (a parte nei momenti di crisi spesso caratterizzati da deflazione).

Ho scritto due post in merito, li trovi in quelli pubblicati a novembre 2008.

Grazie a te e a presto,
Alessandro

Daniele ha detto...

Grazie per la risposta.

Come possiamo però essere sicuri del fatto che la moneta recuperata venga effettivamente distrutta? abbiamo qualche prova in merito? oppure questa conclusione è frutto di un ragionamento basato su altri fattori (che probabilmente non conosco)?

Inoltre, mi pare che ancora non si sia fatta chiarezza definitiva circa la questione della quantità di moneta in circolazione ATTUALMENTE. Da una parte mi sembra corretto affermare che in giro ve sia troppa (ecco spiegata l'inflazione), dall'altra c'è chi sostiene che la nostra società sia in una situazione di anemia monetaria. Tu che ne pensi?

ErSandro ha detto...

La moneta bancaria nasce e muore attraverso operazioni contabili regolarmente registrate e legalmente previste. E'la norma. Spesso viene eliminata tramite la compensazione dei debiti tra i diversi istituti bancari. Se avrai voglia di pazientare un po' a breve il PRIMIT finirà di sottotitolare "Money as Debt II" dove tutto il processo viene spiegato chiaramente. Appena disponibile lo pubblicherò anche qui sul blog.

In realtà è chi dice che la moneta non viene distrutta che deve trovare la prova per dimostrare il suo punto di vista poiché si tratta di qualcosa che non è documentato da nessuna parte.

Di moneta in circolazione ce n'è al tempo stesso troppa e troppo poca.

Troppa perché, come scrivevo nei vecchi post indicati in precedenza, in termini assoluti cresce più rapidamente del valore dei beni che vengono prodotti dal mercato e che, quindi, aumentano di prezzo.

Troppo poca perché non è mai sufficiente a ripagare i debiti acquisisti per ottenerla.

Saluti,
Alessandro

Alessandro ha detto...

I soldi sono emessi dalle banche e li devono tornare non c'è verso.
I debiti non vengono "distrutti" o diminuiti mano a mano che rendi (il debito, prestito o mutuo) ma sono contabilizzati come denaro liquido.
Il resto è contabilizzato su base scritturale ieri fogli di carta oggi, bit di pc. Sul cc hai 100.000 euro questi li puoi spostare dove ti pare ma prova a ritirarli e vedrai che nei fatti non esistono. Questo esempio banale vuole significare come un + o un - davanti ad un numero possano fare una differenza tanto grande.

Maurizio Ghignatti ha detto...

Ciao, vorrei sapere come la banca distrugge il capitale incassato da un prestito. Lo distrugge contabilmente apponendo un segno contrario al precedente, va bene può essere, ma noi forniamo alla banca denaro fisico, in banconote, queste che fine fanno ? Per essere vero quello che dici tu le dovrebbero bruciare, cioè eliminare dalla circolazione, in tutti gli altri casi o che li ricreino o li prestino o pareggino altri debiti, sarà legale perchè ammesso dalla legge, ma comunque è secondo me una truffa a chi deve guadagnaseli a fronte di un sevizio/bene ceduto!
Mi spieghi per favore ?

MrTesla ha detto...

Ciao,

volevo chiedere una cosa a proposito di quello che la banca si riprende se non si riesce a pagare il debito.
Tipicamente questo bene è la casa (anche perché se non ha copertura, non presta...), ma una volta che se ne appropria cosa succede? E poi quando se ne appropria chi è esattamente il proprietario, la filiale dove ho il debito? La banca di cui fa' parte la filiale? La banca centrale?
Facendo un rapido calcolo la "mia" casa che eventualmente mi riprende le banca dovrebbe ritornare alla collettività, ma dubito capiti realmente questo...

Tony ha detto...

Bravissimo Alessandro, apprezzo molto il tuo lavoro di chiarimento in merito alla questione, che è necessario e fondamentale per dissipare almeno un po' dello scetticismo imperante. Tanti video ed articoli omettono, per ragioni di sintesi, particolari importanti e passaggi intricati, e in molti si fermano a questa informazione di base, dalla quale poi divulgano completamente disarmati davanti ai sostenitori dei dati ufficiali. Con un mio amico sto approfondendo la questione e vorremmo farne una bandiera di lotta non-virtuale all'interno di un movimento metapolitico, e il tuo approccio analitico mi sarà molto utile per trarre degli spunti. :-)

medo ha detto...

Finalmente dei giovani che hanno carpito il segreto e sanno ben spiegarlo. Di solito questi giovani finiscono le loro esistenze nelle prigioni vicinissime alla città o in orti lontanissimi dalle stesse.
Prego per te, anche se sono ateo per scelta d'altri che si sono mangiati il mio dio.