Puntualizzo subito due cose.
Primo: questo non è un intervento con finalità divulgative o didattiche. Se non sapete nulla di signoraggio primario e secondario vi consiglio di andarvi ad informare. Esistono molti siti e video al riguardo, basta inserire la parola signoraggio come chiave per una ricerca su google o youtube ed avrete, a portata di clic, tutto il materiale che vi serve per farvi un'idea del problema. Oggi parlo direttamente con gli "addetti ai lavori".
Secondo: queste parole potranno essere udite su youtube e lette, in forma di trascrizione integrale, nel mio blog. Vorrei, infatti, cercare di raggiungere il maggior numero possibile di persone informate.
Chi ha studiato seriamente il signoraggio si è, per forza di cose, imbattuto nella figura del prof. Auriti. Per chi non lo sapesse si tratta dell'unico italiano nella storia che abbia provato a mettere in pratica la soluzione per ripristinare la sovranità monetaria. Con la creazione e distribuzione del Simec, infatti, era riuscito, in una piccola realtà locale, a sostituire la moneta-debito con una nuova moneta-proprietà.
Ragionandoci sopra è facile capire che, per risolvere una situazione di usurocrazia come quella in cui ci troviamo, la soluzione deve essere integrale e non è possibile scendere a compromessi. Gli esperimenti con le monete complementari, tipo scec, possono essere interessanti ad una prima occhiata, ma perdono velocemente credibilità nel momento in cui mostrano il loro fianco debole. Non abbiamo bisogno di valute che si affianchino all'euro, ma di monete sostitutive.
Siate sereni quindi, perché l'alternativa all'attuale sistema della banca centrale esiste, con tutte le implicazioni riguardanti il credito ed il reddito da cittadinanza che questa possibilità comporta.
Purtroppo, però, la storia insegna che esiste il momento giusto per ogni cosa, e il prof. Auriti era in anticipo sui tempi. Era lecito aspettarsi che il sistema avrebbe usato la forza per tutelarsi e, con un intervento della Guardia di Finanza, i Simec vennero pignorati e ritirati.
Il fatto è che l'essere umano, e quello italiano in particolare, è un po' come la persona con il mal di denti che rimanda la visita dal dentista. Finché il dolore non è insopportabile si tiene la carie non rendendosi conto che, in questo modo, un piccolo male che poteva essere risolto facilmente degenera fino a richiedere l'estrazione del dente.
Neanche a me piace questo modo di ragionare, ma devo prendere atto che è il meccanismo mentale che guida la stragrande maggioranza della comunità.
Può sembrare assurdo, ma quello che consiglio è di incentivare un rapido decorso della malattia. Dobbiamo contribuire a rendere il male insopportabile. Già siamo al limite, basta poco per dare l'ultima spallata ad un sistema che si sta dimostrando sempre più inadeguato a garantire le condizioni di vita minime per tutti.
Sono due i consigli che mi sento di dare alle persone di buona volontà che non hanno intenzione di rimanere passivi e vogliono fare qualcosa. In primo luogo rinunciate al debito in tutte le sue forme, dal mutuo al prestito fino all'utilizzo della carta di credito. In secondo luogo, se avete una cifra da investire, preferite sempre gli investimenti produttivi (terreni, infrastrutture, generatori di energia rinnovabile, ecc.) a quelli speculativi. L'unico scopo della speculazione, infatti, è quello di appropriarsi degli investimenti altrui. Quello finanziario non è un mercato creativo, ma una specie di casinò in cui ci si contende la posta in gioco. La sua crescita non è dovuta ad un effettiva produzione, ma da un ulteriore indebitamento.
Dobbiamo arrivare al punto in cui il finanziere si rifiuterà di sequestrare la nuova moneta sostitutiva perché si renderà conto che è l'unico mezzo per riconquistare la proprietà della propria via.
A noi è richiesta solo una cosa: crederci.
La soluzione è a portata di mano, sembra incredibile essere costretti a passare tempi più duri di questi per poterla adottare, ma se è l'unica strada io sono disposto a percorrerla a testa alta.
Con queste mie parole non voglio convincere nessuno. Se siete arroccati nelle vostre posizioni e credete che io abbia snocciolato una serie di stupidaggini, dimostrate di essere coerenti con il vostro pensiero ed ignoratemi. Non ho interesse a parlare con chi mi aggredisce.
Per tutti gli altri metto a disposizione il mio account youtube, il mio blog ed il mio indirizzo e-mail. Nei limiti delle mie possibilità cerco sempre di rispondere a chi si pone in modo corretto, anche se non è d'accordo con me.
Un noto adagio orientale dice "Se il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito".
E' arrivato il momento di distogliere lo sguardo dal "dito" signoraggio e di concentrarci sulla "luna", cioè il mondo migliore che desideriamo per il futuro.
Link al video
Istruzioni per l'uso
Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.
I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.
Benvenuti,
(ersandro@autistici.org)
Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.
F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)
venerdì 14 marzo 2008
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10 commenti:
Volevo chiederti cosa pensi delle teorie dell'ing Lino Rossi che in un primo momento sosteneva la tesi del signoraggio, poi si è ricreduto e in qualche modo ha ricondotto il tutto agli strumenti di politica monetaria(debito oneroso,debito non oneroso etc)
Sarò sincero, gli unici interventi di Lino Rossi che ho letto sono a favore della tesi del signoraggio. Mi faresti un piacere se mi linkassi gli articoli in cui si ricrede.
Detto questo ti rispondo che la questione mi sembra talmente palese da non aver bisogno di troppe dimostrazioni.
Il punto è uno: oggi come oggi la proprietà della moneta e del suo valore è attribuita alla banca centrale. Infatti le banconote vengono prestate al loro valore nominale, ed un soggetto può prestare qualcosa solo se ne detiene la proprietà. I titoli di debito dati in cambio delle banconote non servono, come viene spesso affermato, a garantirne il valore. Quello, infatti, viene indotto dall'utilizzatore. Il bot, alla fine, è solo una cambiale con cui lo stato si impegna a restituire il denaro. Non una garanzia di valore, quindi, ma una garanzia dell'impegno a darlo indietro.
La domanda è se siamo disposti ad accettare un sistema del genere con tutte le conseguenze che comporta. Senza contare che, secondo me, a causa del tasso di interesse, un sistema così concepito è destinato a collassare nel lungo periodo. Esiste un limite oltre al quale non ci si può più indebitare, perché non ci sono più garanzie. Che il punto di rottura verrà raggiunto è molto evidente. Per me la domanda non è se, ma quando.
Sempre disponibile al confronto aspetto la segnalazione degli articoli.
Un saluto.
Ciao,
l'articolo a cui mi riferivo è
"COME DOVREBBE FUNZIONARE LA POLITICA MONETARIA" del 9 marzo.
ecco il link
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4379&mode=thread&order=0&thold=0
Grazie
Saluti
Come prima cosa ti ringrazio per la segnalazione.
Devo però dissentire dalle parole dell'ing. Rossi. Egli, infatti, pensa che il sistema economico sia un ente tutto sommato razionale, o comunque naturale, che nella sua composizione attuale può trovare una strada per l'equilibrio. Non capisce, invece, che le stesse banche centrali che, come lui ammette, controllano il mercato conoscono benissimo le conseguenze delle loro azioni. La crisi è programmata. Questo è lo schema attraverso cui le banche si arricchiscono: prima creano periodi di crescita attraverso la concessione di crediti. In questo modo l'imprenditore produce ricchezze ed infrastrutture. In seguito viene chiuso il rubinetto dei prestiti, così da dare il via ad un secondo periodo caratterizzato da crisi e contrazione dei mercati. A quel punto l'unica modo per sopravvivere è svendere ciò che si è costruito agli unici enti che sono ancora in grado di comprare. Ovviamente parlo delle banche e delle società finanziarie.
E' già successo, non sarebbe né la prima né l'ultima volta. La banca non rivuole indietro i soldi che ha prestato, di quelli ne può stampare quanti ne vuole. Quello che desidera è mettere le mani sui beni che sono stati creati con quel denaro.
Comunque, nell'articolo che ho letto, l'ing. Rossi sostiene di aver smontato le posizioni dei "signoraggisti" ma a questo punto io mi devo fidare sulla parola. Infatti non spiega quale sarebbe il problema di queste teorie, anzi, più volte sottolinea che è assurdo il fatto che uno Stato svenda la sua sovranità monetaria ad banca centrale.
Resta il fatto che siamo tutti indebitati per ogni singola banconota che circola. E dato che il debito genera interesse, il suo ammontare è più alto del valore totale di M3.
Non vedo come questo possa essere negato.
Grazie per la risposta.
Saluti
Ersandro, su youtube c'è da tempo una signora distinta che coi suoi video smentisce il signoraggio.
Cerca politicaweb sul tubo.. puoi dirci cosa ne pensi?
Conosco la signora in questione, ed ho anche postato un suo video. Se cerchi nell'archivio troverai un post dal nome "due piccoli spunti di riflessione". E' un intervento che risale al dicembre dell'anno scorso. Ho riportato il video di politicaweb ed un secondo video di risposta che condivido al 100%. Invece di starmi a ripetere ti consiglio di vederlo, tanto io non farei che dirti le medesime cose.
Comunque le argomentazioni di politicaweb mi sono sempre sembrate molto superficiali. Non ha mai dimostrato che il signoraggio non esiste. Anzi, spesso pare sostenere questa tesi per poi uscirsene dicendo che comunque questo è il miglior sistema possibile e che non vede alternative.
A tale proposito resta sempre un elemento che parla chiaro: le banche centrali prestano il denaro agli Stati, ergo gli stessi sono indebitati verso degli enti composti per la quasi totalità da privati. La politica monetaria viene fatta dalle banche commerciali che, attraverso questo strumento, possono modificare le condizioni del mercato per renderle più favorevoli ai loro fini.
La domanda non è se le banche si appropriano della differenza tra il valore nominale delle banconote ed il costo di produzione, questo è reso palese dal fatto che è proprio il valore nominale che le banche centrali segnano a bilancio. La vera domanda è se siamo disposti ad accettare che ciò avvenga. Non sò voi, ma a me questo sistema non piace.
Leggete Auriti e scoprirete che l'alternativa c'è.
Ciao, ho inserito il link che ho trovato su maglione nel forum di signoraggio.
Anche io come te, da mesi mi interesso a questa faccenda, sto facendo un breve riassunto della situazione dai greci fino ai giorni nostri. Il problema del signoraggio è complesso ed Auriti era un grande pensatore, anche se era abbastanza chiaro che il suo esperimento, seppure lodevole, era condannato al fallimento perchè le persone non erano pronte. Il problema fondamentale è che stiamo parlando di faccende economiche a livello mondiale, e che se è vero che la sovranità monetaria al popolo è una questione fondamentale, è anche vero che il popolo deve dare prova di sapersela meritare, altrimenti verremo dominati dai cinesi
Sei mitico, Ersandro.
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