Il pensiero di chi si vuole imporre con forza muore con lui.
Vi è mai successo, durante una discussione, che il vostro interlocutore vi abbia dato ragione perché gridavate più forte di lui? O, viceversa, di aver riconosciuto la validità della sua posizione perché lui la sosteneva con più forza? A me, mai.
Penso che quanto detto sia particolarmente vero quando si parla di signoraggio. Questo per il carattere di verità che contraddistingue la questione. Ho già avuto modo di dire che, secondo me, cercare di argomentare la verità ha come unico risultato un allontanamento dalla integrità del concetto che si vuole dimostrare. Questo perché la verità, proprio per il fatto che è vera, non ha bisogno di spiegazioni. Penso che chi spera di convincere le persone della necessità del ripristino della sovranità monetaria semplicemente argomentando con decisione quanto dice non otterrà mai il risultato voluto.
Ritengo che la comprensione della questione signoraggio non sia alla portata di tutti. Ci vuole una certa predisposizione mentale per mettere tutto in discussione, cioè per capire (come espresso da Silvano Agosti ne "Il discorso tipico dello schiavo" ) che quello in cui viviamo è solo UN e non IL sistema.
Quanto detto trova fondamento nelle reazioni, quasi violente, di chi mi dà contro su questi argomenti. Reazioni che sicuramente sperimenterete anche voi se farete il tentativo di diffondere questo pensiero. Mi viene in mente una citazione che chi come me è parte della "manga generation" non farà fatica a ricordare. Si tratta dello scontro tra Devilman e Jin-Man. Durante la lotta quest'ultimo si rivolge al protagonista del fumetto dicendogli: "Odiami Devilman! Perché un demone molto odiato è un demone molto temuto!".
Chi si oppone con forza ha paura. Chi mi insulta quando parlo di signoraggio lo fa perché capisce la verità che sto comunicando e teme che questa possa distruggere il suo piccolo castello di carte. Proprio perché è ancora legato a quel desiderio di possesso che è alla base della nostra infelicità, più minaccerò di portargli via i pochi e futili beni che ha accumulato, più violentemente mi odierà.
A questo punto mi chiedo se vale la pena di combattere una guerra con armi che non mi porteranno mai alla vittoria. Una vittoria che, quando arriva, viene senza sforzo. I pochissimi che mi ascoltano lo hanno fatto fin da subito. Avevano già una mente aperta e questo gli ha permesso di comprendere a fondo la questione fin dalle prime battute. In fondo è stato così anche per me.
E' inutile sottolineare quanto fa schifo il mondo, lo sappiamo già tutti. Dobbiamo indicare il futuro migliore che desideriamo. E se gli stolti guarderanno il dito, i saggi capiranno al volo.
Vi lascio con un consiglio. Se veramente pensate che la società vada cambiata, parlatene con i vostri amici, le loro reazioni vi diranno qualcosa di più su chi avete di fronte veramente. Mettetevi a nudo e guardate l'effetto che fa. A volte le conseguenze sono sconvolgenti. Siate consapevoli di chi avete intorno, in questo modo sarete anche più consapevoli di voi stessi.
E' proprio la consapevolezza il primo passo da fare per raggiungere la serenità.
3 commenti:
Nella lotta al signoraggio si perdono anche le donne non solo gli amici...
Io li ho persi entrambi, ma come diceva Ezra Pound se un uomo non è pronto a morire per le sue idee, significa che lui vale poco o che le sue idee non valgono nulla.
Parlare di signoraggio e muoversi nell'etica del suo contrasto significa farsi solo dei nemici.
Ma significa anche trovare tesori meravigliosi lungo il cammino verso la visione della realtà delle cose che ci circondano.
Il resto sono solo fantasmi, creature fittizie.
Possono apparirti sotto forma di persone e luoghi reali ma in realtà non lo sono ( Carlos Castaneda Viaggio a Ixtland ).
Ti do pienamente ragione. Affrontare il tema del signoraggio è stato, per me, un trampolino di lancio che mi ha permesso di cambiare il modo in cui mi approccio con il mondo. Ho scoperto molte cose, fuori e dentro di me.
Non fraintendere il mio messaggio. Non intendo dire che non bisogna sostenere ciò in cui si crede, ma solo che il livore non aiuta a raggiungere i propri obiettivi.
L'odio è inevitabile, ciò che si può fare è cercare di non fomentarlo ulteriormente. come diceva il sommo: "Non ti curare di loro, ma guarda e passa".
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