Istruzioni per l'uso

Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.

I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.

Benvenuti,
(ersandro@autistici.org)

Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.

F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)

mercoledì 19 novembre 2008

Inflazione - Parte Prima

Con inflazione viene identificato il continuo aumento del livello generale dei prezzi. Si tratta di un fenomeno a cui siamo abituati, ne sentiamo parlare tutti i giorni al telegiornale e lo vediamo costantemente in atto sui cartellini dei centri commerciali. Il fatto che il costo della vita debba aumentare è un concetto ormai profondamente radicato nella nostra idea di società e mercato. Proprio perché è considerata una cosa "normale" in pochi si interrogano sulle cause e sulla natura dell'inflazione. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza su di un concetto che influenza in modo tanto determinante la nostra quotidianità. Innanzitutto è bene definire le cause dell'inflazione. Se non avvengono eventi imprevisti che diminuiscono la disponibilità di una certa tipologia di bene (es. una ghiacciata distrugge parte del raccolto di grano) sarebbe lecito attendersi un livello costante dei prezzi. Eppure sappiamo che l'inflazione non è un evento sporadico dettato da particolari congiunture del mercato, ma una costante, al punto che la stessa BCE, pur sostenendo che il suo compito consiste nel preservare il potere d'acquisto dell'euro e perseguire la stabilità dei prezzi, ha deciso che i prezzi sono da considerare stabili quando l'inflazione è inferiore, ma vicina, al 2% annuo (chi volesse approfondire può farlo guardando questo video). Cosa genera questo fenomeno?

In realtà se la quantità di beni e servizi presenti sul mercato e la massa monetaria si muovessero di pari passo non ci sarebbe inflazione. Si tratta di un concetto semplice, espresso in modo chiaro dal prof. Auriti in un video che avevo riportato in un mio vecchio post. Avere un'inflazione costante vuol dire che, costantemente, viene creata moneta in eccesso rispetto all'incremento della produzione.

Come si traduce nella realtà un'inflazione fissa al 2%? In molti hanno difficoltà a figurarsi una crescita basata su di una percentuale fissa. Quasi tutti, infatti, si immaginano un trend lineare, in cui i prezzi aumentano sempre nella stessa misura.





La realtà, però, è ben diversa. Se ho un bene che oggi vale 100€ e l'inflazione è del 2% dopo due anni il suo prezzo non sarà 104€, ma qualcosa di più, per essere precisi 104,04€. L'incremento per il secondo anno non è più di due euro, ma di 2,04. Questo accade perché il 2% viene ricalcolato sul prezzo dopo il primo anno di aumento, quindi su 102€ e non più su 100€. Se ipotizziamo che l'inflazione resti fissa il terzo anno l'aumento sarà ancora più alto, nel caso specifico il 2% di 104,04 è 2,0808. Ogni anno l'incremento sarà maggiore rispetto a quello del periodo precedente.

In effetti la crescita secondo una percentuale fissa si configura come una vera e propria funzione esponenziale. Cercherò di spiegare quanto detto con qualche passaggio matematico. Secondo il modello della BCE, sappiamo che il prezzo di domani (P1) è uguale al prezzo di oggi (P0) più il 2% circa. Possiamo quindi dire che:

P1 = P0 + (P0 x 2/100)

Facendo le dovute semplificazioni si ottiene:

P1 = 1,02 x P0

Analogamente il prezzo del periodo successivo (P2) sarà:

P2 = 1,02 x P1

Vediamo cosa succede se sostituiamo P1 nell'ultima equazione:

P2 = (1,02 x 1,02) x P0

Quindi;

P2 = (1,02)^2 x P0

Secondo lo stesso principio si può dire che:

P3 = (1,02)^3 x P0

E via dicendo. Sintetizziamo quanto detto elaborando una funzione:

Pt = (1+ r)^t x P0

Il prezzo al passaggio t (Pt) è uguale ad 1 più il tasso di interesse r (nel caso specifico 2%, quindi 0,02) elevato al numero di passaggi t, il tutto moltiplicato per il prezzo iniziale (P0). Sapendo il prezzo di partenza ed il tasso di interesse possiamo tranquillamente affermare che si tratta di una funzione esponenziale del tipo y=e^x. Vediamo allora come si comporta una funzione di questo genere.







Le implicazioni di questo modello sono inquietanti, i prezzi infatti crescono ad un ritmo sempre più serrato accelerando verso l'infinito. Cerchiamo di farci un'idea della velocità a cui si svalutano gli euro. Se i prezzi crescono del 2% annuo nel giro di 35 anni raddoppieranno per cui ci vorranno 200€ per comprare quello che oggi costa 100. In 55 anni i prezzi saranno il triplo, in 70 il quadruplo, in 81 il quintuplo e via così. Tutto a partire da un misero 2% fisso.

Quanto detto fino adesso parte dal presupposto che la BCE riesca nel suo intento, cioè mantenere l'inflazione prossima al 2%, ma sappiamo che spesso questa quota viene sforata, soprattutto in Italia. Le conseguenza sono molto più grandi di quanto si possa immaginare. Se l'inflazione fosse, per esempio del 2,5% la quintuplicazione dei prezzi avverrebbe in 65 anni, in 54 se fosse del 3%. La magagna sta nel fatto che il processo, non essendo lineare, è difficile da individuare nei primi tempi e si presenta con tutta la sua forza solo negli ultimi anni.

L'unico strumento con cui le banche fronteggiano la perdita del potere d'acquisto della moneta è l'emissione di nuova moneta. Ovviamente questo non fa altro che velocizzare un processo già di per sé distruttivo.

Con questo post ho cercato di spiegare l'andamento di una funzione che cresce secondo una percentuale fissa. Nel prossimo articolo cercherò di capire perché viene costantemente stampato più denaro di quello necessario a misurare il valore dei nuovi beni prodotti in un'economia in crescita e quale sia il ruolo del signoraggio bancario in tutta questa faccenda.

Nel frattempo un consiglio: la prossima volta rifletteteci bene prima di chiedere un prestito al 6%.

ErSandro

3 commenti:

Daniele ha detto...

Inquietante, ma complimenti per la spiegazione, semplice ed efficace.

Continua così!

La truffa del signoraggio deve finire!

ErSandro ha detto...

Grazie per i complimenti. L'unico modo per cercare di fermare questa piaga, al momento attuale, è cercare di fare informazione. Parliamone con quanta più gente possibile!

Anonimo ha detto...

ottimo,ErSandro,se non ci fossero persone come te,che DECODIFICANO la materia,in maniera comprensibile a tutti(tutti=io,poco ferrato in materia),la truffa dell'inflazione sarebbe facile a voluti trabocchetti.ciao