Istruzioni per l'uso

Un buon modo per farsi un'idea dell'argomento trattato in questo blog è visionare il documentario "La Moneta come Debito". Per chi volesse approfondire ho stilato una breve lista di fonti sugli argomenti signoraggio/sovranità monetaria. La potete trovare nel post "Bibliografia Essenziale". L'elenco è in costante aggiornamento.

I commenti non sono moderati, siete liberi di esprimervi nel modo che ritenete più opportuno. Ognuno è responsabile del suo pensiero, io rispondo solo delle parole scritte di mio pugno.

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(ersandro@autistici.org)

Prima di esprimere qualunque dubbio o giudizio vi consiglio di leggere i seguenti post. Potreste trovare le risposte alle vostre domande.

F.a.q.-Parte Prima (Le banche commerciali emettono moneta?)
F.a.q.-Parte Seconda (Da dove prende valore la moneta?)
F.a.q.-Parte Terza (Esiste una soluzione?)

martedì 3 marzo 2009

Out of Topic

Oggi vi chiedo di permettermi una digressione.

Pochi giorni fa mi ritrovavo tra un gruppo di colleghi in cui, ridendo e scherzando, si commentava la notizia appena uscita dell'accordo Italia/Francia sul nucleare. La frase che mi ha fatto riflettere suonava più o meno così: "Io sono d'accordo, in fondo le centrali le hanno tutti, anche i paesi che confinano con l'Italia, per cui se ci deve essere un'incidente non saremmo comunque al sicuro. Nella situazione attuale ci accolliamo tutti i rischi di questa forma di energia senza averne i vantaggi".

Non so se per voi è lo stesso, ma personalmente ho trovato questo modo di ragionare (che mi pare di capire essere parecchio diffuso) molto superficiale. Pensare che l'unico lato negativo delle centrali sia il possibile rischio di incidenti alla "Chernobyl" è riduttivo. Non bisogna dimenticare, infatti, che il pericolo maggiore proveniente dall'utilizzo di fonti energetiche basate sulla fissione nucleare non deriva dai malfunzionamenti delle centrali ma dalla produzione di materiale di scarto meglio conosciuto come "scorie radioattive". Non prendere in considerazione un elemento di questo tipo sarebbe paragonabile al credere che le automobili causano morti solo negli incidenti stradali dimenticandosi completamente dell'inquinamento ambientale.

Sappiamo che le scorie impiegano, a seconda del materiale utilizzato, svariate centinaia (se non migliaia) di anni per smaltire il loro potenziale velenoso. Nell'attesa che ciò accada è necessario trovare un luogo sicuro in cui "stoccarle" (spesso questo vuol dire scavare una buca sotto terra e chiudercele dentro), incrociando le dita nella speranza che non avvengano imprevisti. Una falla nel sistema di contenimento, infatti, potrebbe causare conseguenze disastrose (dall'inquinamento del terreno a quello delle falde acquifere) che renderebbero di fatto invivibili ampie zone di territorio.

Per capire la scala di grandezza del problema immaginiamo che il nucleare fosse già disponibile mille anni fa, ciò vorrebbe dire che ancora oggi avremmo a che fare con le scorie stoccate da Carlo Magno. C'è da chiedersi se siamo in grado di costruire sistemi in grado di garantire la sicurezza per periodi così lunghi di tempo. Qualunque risposta che si allontanasse anche solo minimamente da una certezza assoluta, per me, sarebbe sufficiente a bocciare questo tipo di soluzione. Personalmente ritengo che il gioco non varrebbe la candela. Tale ragionamento si rafforza se considerariamo il materiale radioattivo già esistente e quello che ancora oggi stiamo producendo (in quanto umanità) in giro per il mondo.

Attenzione, il mio non è un discorso contro il nucleare in assoluto. Si parla di recente di centrali di quarta generazione in grado di funzionare riciclando le scorie. Questo tipo di centrale avrebbe come scarto del materiale inerte, non radioattivo in quanto completamente consumato. Si tratta, per adesso, di soluzioni in fase di studio e non ancora realizzabili, ma nel momento in cui diventeranno disponibili non avrò nulla in contrario alla loro messa in opera. 

Quella che ho sentito dai miei colleghi è una modalità di pensiero tipica dell'essere umano che spesso ragiona in un modo che definirei "utilitaristicamente miope". Di fronte alla possibilità di ottenere un vantaggio immediato si perde la capacità di proiettarsi nel futuro e si trovano mille giustificazioni fittizie per un comportamento eticamente poco corretto. Questo effetto è amplificato se il comportamento è già stato adottato da altre persone ed esse ne traggono un momentaneo benficio.

Mi sembra assurdo che invece di lottare per smantellare le centrali esistenti (che, vi ricordo, stanno producendo dei veleni che graveranno sulle spalle nostre, dei nostri figli, dei loro figli e via per decine di generazioni) ci battiamo per poterne realizzarne di nostre. Per rimanere nell'ambito del nucleare questa situazione è paragonabile a quella delle nazioni che rivendicano il diritto di avere la bomba atomica. Esistono "esperti" di politiche internazionali che arrivano a quello che io considero un ragionamento paradossale e cioè che la massima sicurezza si otterrà quando il maggior numero di paesi possibile riuscirà ad avere accesso a questo tipo di armamento.

A volte ci dimentichiamo della fallibilità dell'uomo e del fatto che, come ci dimostra la storia, è facilmente preda di fanatismi e colpi di testa. Non c'è dubbio sul fatto che una città dove nessuno porta una pistola conterà sempre meno morti di una in cui tutti hanno un'arma.

Un piccolo inciso per ricollegarmi alle tematiche più classiche del blog e per dimostrare che questo OT non è completamente campato in aria: il modo di ragionare sopra descritto lo ritroviamo anche nel pensiero finanziario/economico. Quando il cittadino comune vede l'imprenditore/banchiere diventare sempre più ricco grazie ai suoi investimenti in borsa non si chiede come siano stati generati tali introiti e dove porterà quel modo di fare affari, la sua mente sarà offuscata dall'invidia e dalla possibilità di fare soldi facilmente che anche lui vorrà sfruttare. L'intera società costruirà giustificazioni per quel tipo di comportamento dimenticandosi del lato morale al punto che chi non prende parte al gioco verrà considerato poco intelligente. Le conseguenze di tutto ciò le abbiamo oggi sotto gli occhi. 

Forse sono un utopista, mi rendo conto che gli ideali si scontrano con la dura realtà e non vengono mai realizzati in pieno. E' proprio per questo motivo, però, che devono rimanere puri ed incorruttibili. Abbassare il tiro sul piano morale vuol dire avere risultati ancora peggiori in quello pratico. E' l'incontro tra la perfezione dell'idea e l'incompletezza del mondo empirico a darci l'equilibrio in cui vivere.

I Romani lo sapevano già che "In medio stat virtus". Per quanto possibile cerchiamo di non dimenticare le conoscenze che abbiamo già acquisito.

ErSandro.

7 commenti:

Iniziato ha detto...

complimenti ai tuoi colleghi! potresti spiegare che perchè rubano tutti non sei un fesso se tu non lo fai.

Più che superficiali li definirei completamente ignoranti del mondo e dei suoi fenomeni.

Per il resto ti ringrazio per gli spunti economici che ci sottoponi.

ErSandro ha detto...

Grazie a te Iniziato.

Purtroppo certi concetti, per quanto basilari, sono difficili da comunicare se non sono già condivisi. Lo dici anche tu: in un mondo di ladri chi non ruba passa per fesso.

Non importa, non abbiamo bisogno della maggioranza per sapere di avere ragione. Ciò non toglie che continueremo a cercare di essere la goccia che, nel tempo, scaverà la pietra.

Un saluto,
ErSandro.

Iniziato ha detto...

eh quanto tempo caro Sandro...
quanto tempo.

Anonimo ha detto...

Ciao Sandro,
intanto complimenti per il blog.
Volevo sottoporti una mia riflessione in merito al discorso..

Il problema del nucleare ,purtroppo, non sono solo le scorie.
Tutto il dibattito che si è acceso intorno alla questione non ha toccato molto spesso l'aspetto economico e sociale.
Pare infatti che il costo delle fantomatiche centrali di quarta generazione sarebbe spropositato (si pensava all'inizio 1 miliardo,ma probabilmente è il doppio) e che il valore dell'energia prodotta,dato che l'uranio non è infinito e le scorte potrebbero durare non molto piu' di 20 anni, non coprirebbe i costi iniziali!
Inoltre per soddisfare il fabbisogno energetico del nostro paese ne servirebbero "solo" 60!
Non si parla quindi nè di energia rinnovabile,nè di energia pulita,nè di energia a basso costo!!!

Allora perche' i governi ultimamente spingono tanto sul nucleare senza neanche tenere conto delle tantissime alternative molto migliori e meno costose soprattutto per i cittadini?
Dall'eolico al solare termico(nb. diverso fotovoltaico) allo sfruttamento delle onde.. e chi piu' ne ha più ne metta?
Forse proprio perche',dopo il petrolio (che sta finendo) è quello che costa di piu'...e ,come giustamente dici tu,in questo sistema conviene sprecare e privatizzare, quindi,in questo caso, tenere le persone in una condizione di dipendenza energetica.

Con la famosa crisi che gira,se avessimo un sistema economico diverso, non sarebbe meglio che i cittadini producessero l'energia di cui hanno bisogno e i governi, risparmiando sulle futuristiche centrali, investissero su qualcos'altro?..che ne so.. università ricerca,sanità,previdenza sociale..cosette così..

ErSandro ha detto...

Anonimo, il tuo commento mi è proprio piaciuto, primo perché aggiunge nuovi elementi al post e secondo perché mi trovo pienamente d'accordo con la tua riflessione sulla necessità di sprecare.

Ricordiamoci sempre che nell'attuale sistema verranno sempre scelte le soluzione che permettono di spendere di più e non le più efficienti.

Grazie per i complimenti, spero che continuerai a seguirmi.

ErSandro.

Unknown ha detto...

la cosa davvero incredibile è come quelle che sono delle palesi ovvietà vengono invece ignorate tranquillamente

cioè: dobbiamo scegliere se investire su una fonte di energia che inquina e che ha una durata massima di 50 anni, oppure su un'energia rinnovabile potenzialmente illimitata e del tutto pulita

la risposta sembrerebbe scontata, e invece...

osvaldo ha detto...

Siamo ancora al nucleare? al paleolico? Mah?!

Fusione Fredda questi se la fanno nel sotto scala di casa ecco dove è relegata la ricerca del futuro.

http://www.ioriocirillo.com/ita/index.php